dramma in alta quota

LA TRAGEDIA DELLA PRESANELLA / «Addio Martina, eri davvero speciale»

Sportiva e brillante, frequentava l'università Bocconi a Milano. Allo Sporting Club di Pergine la ricordano per il suo entusiasmo


di Roberto Gerola


PERGINE. Ventuno anni nel giugno scorso, Martina Pallaoro viveva a Canale di Pergine. È morta travolta da una valanga di neve staccatasi dalla parete nord della Presanella, mentre era insieme al compagno di scalata, il giovanissimo M.P., recuperato ancora in vita dal Soccorso alpino e ricoverato in gravi condizioni all’ospedale. È morta tra le montagne, dove Martina cercava di trascorrere tutte le ore libere che aveva dagli impegni universitari. Lei studiava economia alla Bocconi di Milano. Era iscritta al terzo anno con tutti gli esami dei primi due anni, superati alla grande. Intelligente, estroversa, super sportiva. Fino a tre – quattro anni fa, faceva parte della squadra agonistica dello Sporting Club Pergine. «E con ottimi risultati», dice di lei Erica Girardi, la presidente del sodalizio, che ieri ha ricevuto la tragica notizia nel giro di pochi minuti.

Martina era rimasta in contatto con Erica. Nello sport del ghiaccio avevano trovato l’amicizia. «Poi, alcuni anni fa - dice ancora Erica - aveva abbandonato lo Sporting Club per dedicarsi alla montagna. Era bravissima, esperta, prudente. Aveva trovato nel giovane M. P. un compagno ideale per le scalate, con la stessa passione, e con lui condivideva tutto, era il compagno di scalate ma anche il suo fidanzato». Ed è sempre Erica, fisioterapista al Villa Rosa da oltre trent’anni, a dirci del “bellissimo carattere” di Martina. Sembra non esserci altro aggettivo per descriverlo perché c’è tutto in quel “bellissimo”.

Due anni fa aveva terminato gli studi al “Marie Curie” di Pergine e si era iscritta subito a Economia a Milano, appunto alla Bocconi. Anche lì, studentessa modello. «Ma fuggiva dalle nebbie di Milano per tornare a casa dal papà Paolo a Canale». Ci dice Erica, e poi, appena possibile, via in montagna per qualche arrampicata, qualche escursione, quasi per ritrovare la pace e la tranquillità in mezzo al silenzio dei monti, delle nevi immacolate. E così deve essere stato ieri, sulla Presanella. Ma ieri è stata tradita dalla valanga staccatasi dalla parete nord. È stata travolta insieme al suo amico. Lei è stata ritrovata ormai priva di vita, lui lotta contro la morte.

Molti giovani di Pergine la conoscevano. La notizia si è sparsa nel tardo pomeriggio a Pergine, dopo che la comunità si era data appuntamento in chiesa per l’arrivo di don Antonio Brugnara, il nuovo parroco. E la sorpresa, lo stupore, l’incredulità sono stati totali. Molte le amiche e gli amici che lei aveva collezionato a scuola e nello sport del pattinaggio: tutti increduli per l’improvvisa tragedia che l’aveva colpita, lei e la sua famiglia. Molti anche gli amici del giovane, che frequenta la quinta liceo anche lui al “Marie Curie”. Tutti conoscevano la loro passione per la montagna e mai avrebbero pensato ad una simile tragedia per una ragazza che era un’esplosione di vitalità e di entusiasmo.

Paolo, il papà di Martina, ha un’impresa ben avviata per la sicurezza sui tetti la Trentino sicurezza srl che si occupa appunto di linea vita e sistemi anti caduta. E vive a Canale. La mamma, Denise Sighel è fisioterapista a Villa Rosa ed è collega da anni di Erica Girardi. Con lei vive Oriana, la sorella di Martina.

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