valle di fiemme

La Sportiva a gonfie vele: annunciate 30 assunzioni

All’azienda di Ziano ordini da tutto il mondo, presto l’ampliamento della sede. Lorenzo Delladio: «Non chiediamo aiuti pubblici, ma la politica sveltisca la burocrazia»


di Luciano Chinetti


ZIANO. Di rientro dalla fiera internazionale degli sport invernali Ispo di Monaco tenutasi dal 4 all’8 febbraio, Lorenzo Delladio, presidente e amministratore delegato de La Sportiva, sottolinea che la fiera di Monaco è stata un’enorme successo per il marchio in termini di vendite e di pubblico con un’atmosfera positiva ed energica. «Nonostante la stagione invernale povera di neve - afferma Delladio - abbiamo presentato oltre 40 novità tra abbigliamento, calzature ed attrezzo invernale all’interno di uno stand a due piani di 300 mq, distinguendoci per un altissimo grado di innovazione».

Investimenti importanti per il marchio che nel 2018 festeggerà l’anniversario dei 90 anni. Nei settori delle calzature da montagna e arrampicata l’azienda registra un più 22% rispetto al budget di vendite prefissato, con ordini che superano nettamente le aspettative. «Stiamo impiegando moltissime risorse economiche e umane, come testimoniano le 25 persone di staff presente in fiera e le 270 che lavorano nella sede di Ziano, oltre alle 148 nella sede di Montebelluna - continua Delladio - investimenti che portano con se un’altissima pressione sociale per una valle come la nostra e che contribuiscono anche a darle lustro sul mercato internazionale».

Ora si tratta di rispettare gli impegni presi con i mercati esteri, soddisfare gli ordini provenienti da grossi clienti e distributori dall’Asia agli Stati Uniti: ad oggi la produzione è nettamente inferiore alla domanda e questo penalizzerà non poco i clienti. «Dobbiamo per forza di cose ingrandire gli spazi produttivi e amministrativi - afferma il responsabile dell’azienda - ma in questo caso saranno importanti i tempi delle istituzioni e della politica nell’approvare le espansioni e gli spazi richiesti.

Il fattore tempo giocherà un ruolo fondamentale: dovremo assumere circa 30 persone arrivando a quota 300, e dobbiamo partire con i lavori di ampliamento della sede al più presto. Non chiediamo aiuti pubblici né finanziamenti: l’investimento sarà fatto con autofinanziamento e supporto del sistema creditizio, ma chiediamo al sistema politico, cioè a Comune, Comunità di Valle e Provincia, di sveltire al massimo le pratiche burocratiche per non bloccare la produzione».













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