La sfida dei Comuni: condividere le opere

Per gli investimenti 490 milioni. Daldoss: «Ora i territori possono decidere gli interventi strategici»



TRENTO. L’assessore agli enti locali Carlo Daldoss ammette che sul fondo territoriale, affidato alle Comunità di valle a cui spetterà individuare le opere strategiche, «la condivisione è stata sofferta». Ma il protocollo di finanza locale 2015 firmato ieri dalla Provincia e dal Consiglio delle autonomie sancisce, per Daldoss, «la nascita di un modello che sfruttando le opportunità offerte dalla manovra di bilancio provinciale, consente di rafforzare l’autonomia dei territori nelle scelte di investimento, in una logica di sistema, al fine di intraprendere un percorso virtuoso di crescita dell’economia». «Saranno le Comunità, e all’interno di esse i Comuni - insiste l’assessore - a poter scegliere le priorità, che vuol dire anche rinunciare a qualcosa». Complessivamente sono circa 490 i milioni destinati agli investimenti dei Comuni, che - come annunciato - potranno recuperare circa 120 milioni dagli avanzi di amministrazione per sostenere progetti sovracomunali: se questi progetti saranno in coerenza con la programmazione provinciale, la Provincia contribuirà con risorse proprie.

Sul fronte spese, viene confermato l’impegno a ridurre la spesa corrente di 30,6 milioni nel periodo 2013-2017. Per il 2016 resta in vigore il blocco delle assunzioni di ruolo per i Comuni e le Comunità, che potranno assumere solo per sostituire chi andrà in pensione nella misura del 25%. Nel 2016 i Comuni potranno anche disporre dei 90 milioni liberati a seguito dell'operazione di estinzione anticipata dei mutui, risorse che dovranno prioritariamente essere destinate ad investimenti. La Provincia si è impegnata a compensare il minor gettito per l’esenzione Imis sulla prima casa e per l’Imis sugli imbullonati. A questi si aggiungono 13,5 milioni con cui verrà incrementato lo stanziamento del fondo di solidarietà, pari al costo stimato per la riduzione Imis alle attività produttive. Confermato che per gli impegni con lo Stato al risanamento dei conti (126,1 milioni, 9 in più del 2015), 4 milioni saranno a carico della Provincia.

La giunta ieri ha anche approvato la delibera che individua i 38 ambiti delle gestioni associate che ricomprendono 145 Comuni (deroghe per Civezzano, Giovo, Tione, Nago Torbole, Avio e Cavedine): i progetti di riorganizzazione dovranno essere presentati entro il 30 giugno 2016 e le gestioni andare a regime entro il 31 dicembre. Atteso un risparmio complessivo di 8,3 milioni. (ch.be.)













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