La Serenissima bussa alle porte dei sindaci

Besenello, Calliano, Nomi, Folgaria e Lavarone hanno ricevuto 150 chili di progetti



ROVERETO. La Serenissima bussa alle porte dei sindaci della Vallagarina. Bussa per consegnare un pesante fardello: cinque scatoloni del peso di trenta chili l'uno con i progetti per l'autostrada della Valdastico. Destinatari i sindaci di Besenello, Calliano, Nomi, Folgaria e Lavarone, vale a dire i territori interessati (almeno sulla carta) al passaggio della tanto contestata autostrada.

Dovranno esprimere il loro parere che, è scontato, sarà negativo. «Certo che sarà un no chiaro, un no totale all'opera sia che sbuchi a Besenello piuttosto che a Marco, come ipotizza qualcuno. Abbiamo sessanta giorni per esprimere un parere secondo quanto prevede una delibera del Cipe. Dobbiamo ancora decidere cosa fare - afferma il sindaco di Besenello Cristian Comperini - ma faremo fronte comune tra noi sindaci per esprimere un parere sicuramente contrario. Siamo in contatto con Pacher e siamo contenti che la Provincia sia compatta nel non volere quest'opera dannosa sotto tutti i profili».

«Il fatto che la Provincia abbia diritto di veto sulla realizzazione dell'autostrada ci conforta - prosegue il sindaco - ma non si sa mai: non vorrei che fosse oggetto di scambio politico. E, se devo essere sincero, questo governo dei tecnici non ci rassicura... Per questo è necessario un fronte compatto per fermare questo progetto: ho già parlato con qualche sindaco e con gli altri ci incontreremo al più presto». Ad essere sotto pressione sono proprio loro, i sindaci dei Comuni a nord di Rovereto e dell'Altopiano. «Uno studio di fattibilità era arrivato negli anni 1995-1996 poi non se ne fece nulla.

Ora la Serenissima è tornata alla carica mandandoci i progetti preliminari perché vuole arrivare alla progettazione entro giugno dell'anno prossimo, condizione essenziale per il rinnovo della concessione. Magari poi il progetto rimarrà sulla carta, questo è il nostro auspicio ovviamente, ma se troveranno un terreno politico fertile c'è il rischio che tentino il colpo di mano. Ma noi - ribadisce con forza il sindaco Comperini - siamo pronti a fare le barricate, questo è poco ma sicuro». Insomma da Besenello non si passa, parola di sindaco. Il quale, come ammette lui stesso, si stupisce «per il coro di sì degli operatori economici trentini: aprire il mercato al Veneto per la nostra economia sarà un disastro visto che non siamo in grado di reggere la concorrenza. Questo lo ha capito la base delle associazioni di categoria che non condivide il vertice».













Scuola & Ricerca

In primo piano