La riffa del coniglio finisce in procuraLegambiente denuncia la sagra

L'accusa: «Era terrorizzato in mezzo ai rumori che c'erano intorno a lui»



TRENTO. Una sorta di riffa per raccogliere fondi per l'attività dell'oratorio è finita in procura con l'accusa di maltrattamento d'animali. Protagonista della particolare lotteria, infatti, era un coniglio che, liberato sulla piazza del paese - siamo a Pergine - doveva andare a rintanarsi in una delle casette messe in cerchio attorno a lui. E la casetta che veniva scelta dall'animale era quella vincente. A far partire la denuncia, con una segnalazione, la presidente di Legambiente Maddalena Di Tolla.
La scenografia di questa vicenda è quella offerta, a fine luglio, dalle «Feste medioevali» di Pergine. Fra le tante iniziative organizzate nell'ambito di questa rievocazione storica anche la riffa chiamata ciapa el cunel. Il gioco ha come protagonista un coniglio che viene liberato in piazza. Attorno a lui un numero di casette variabile a seconda della situazione fra le quali il roditore deve sceglierne una. E la casetta preferita dall'animale viene dichiarata vincente. Un passo indietro è necessario. Prima di liberare il coniglio vengono fatte le puntate sulle casette, tutte numerate. Si tratta insomma, se il paragone è possibile, di una roulette dove la pallina è rappresentata dal coniglio.
Nel pieno di questo gioco è arrivata in piazza Maddalena Di Tolla, ambientalista e presidente di Legambiente. «Io non ho fatto altro - spiega - che fare una segnalazione ai vigili urbani. Se poi il tutto è arrivato in procura, vuol dire che qualche cosa da verificare c'era. Il mio fine, però non era la denuncia. Io volevo solo capire se c'erano le autorizzazioni per utilizzare in quel modo gli animali e se una cosa del genere possa essere considerato maltrattamento». Gli agenti della polizia locale sono intervenuti la sera del 30 luglio ma la riffa era già conclusa. «Il coniglio - racconta ancora Di Tolla - era letteralmente terrorizzato e non poteva essere altrimenti. Non è certamente quello l'ambiente ideale. L'animale era in una piazza, di sera, in mezzo a gente che parlava ad alta voce. La legge dice che c'è maltrattamento non solo in caso di sevizie ma anche quando l'animale viene costretto a fare cose contrarie alla sua etologia».
C'è poi un altro punto. «Io la segnalazione l'ho fatta - spiega ancora la presidente di Legambiente che in questo fatto specifico si è mossa come cittadina - anche per capire se c'era l'autorizzazione per fare lo spettacolo con gli animali. A me non interessa che puniscano la persona che aveva il coniglio, ma ritengo che sia necessario che tutti imparino a trattare gli animali nel modo giusto. Anche loro hanno dei diritti».
Dopo la segnalazione di Maddalena Di Tolla, i vigili urbani di Pergine hanno fatto delle altre verifiche sentendo anche delle persone e alla fine la loro relazione è arrivata in Procura: qui si deciderà cosa fare.

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