La Provincia cerca case per i profughi in arrivo

Avviso del Cinformi per reperire abitazioni in affitto o trovare ospitalità diretta La Lega Nord attacca: «Discriminati i cittadini trentini esclusi da agevolazioni»



TRENTO. Cercansi alloggi per i profughi destinati al Trentino. Firmato: Provincia di Trento. L'avviso di ricerca è stato pubblicato dal Dipartimento salute e solidarietà sociale - Cinformi su incarico della giunta provinciale per “esplorare” il mercato e verificare la disponibilità di immobili ad uso abitativo/residenziale da poter utilizzare per le esigenze connesse all'accoglienza dei migranti inviati dallo Stato.

L’attività di accoglienza è al momento prevista per l’intero anno 2015 - si legge nell'avviso di ricerca - ma non è escluso che possa proseguire oltre. Il Cinformi invita quindi gli interessati a far sapere la propria disponibilità. Non si tratta solo di affittare i locali, ma eventualmente anche di dare la disponibilità a prestare il servizio di accoglienza a fronte di un corrispettivo - si legge nella nota - che sarà determinato con una trattativa successiva. Anche la quantificazione del canone per gli immobili sarà quantificata successivamente.

Pubblicati con l'annuncio anche i requisiti. Eccoli.

Localizzazione. L’immobile (appartamento, edificio, ostello, albergo, ecc.) «deve essere localizzato all'interno del territorio provinciale, possibilmente in prossimità di centri abitati di grandi dimensioni e ubicato in zona facilmente accessibile alla rete viaria, servita da mezzi di trasporto pubblico urbano e/o extraurbano».

Requisiti urbanistici e costruttivi generali. L’immobile «deve essere idoneo per l’utilizzo ad uso abitazione/residenza collettiva e realizzato nel rispetto della normativa urbanistico - edilizia vigente e rispondere ai requisiti in materia di sicurezza ivi inclusa quella di lavoro. La tipologia dell’immobile è preferibilmente quella “cielo-terra”, autonoma senza vincoli o pertinenze condominiali. La disponibilità di spazi esterni significativi è di interesse».

Caratteristiche dell’immobile. Gli spazi concernenti gli immobili oggetto di proposta «dovranno avere la seguente dotazione minima: impianto igienico-sanitario idoneo e dimensionato rispetto al potenziale ricettivo dell’immobile; impianto elettrico e di illuminazione a norma; impianto tv-sat in almeno un locale; impianto di riscaldamento (e condizionamento eventuale) a norma; allacciamenti ai pubblici servizi a norma; impianti antincendio rispondenti alle normative vigenti, qualora necessari; possibilmente arredati con cucine e letti».

Ulteriori impianti non strettamente necessari ma di interesse. «Impianto di videosorveglianza dell’area perimetrale esterna; impianto telecamere interne a circuito chiuso ed impianto controllo accessi centralizzato (accesso ai piani, ascensori, montacarichi, cancelli, sbarre automatiche, controllo libero/occupato, ecc.) da collegare al sistema di supervisione; impianto antintrusione ed antieffrazione sia interno che esterno. Da segnalare eventuali problemi con le norme in materia di barriere architettoniche».

Le reazioni della Lega Nord. Critiche dalla Lega Nord del Trentino. Per il consigliere Maurizio Fugatti si tratta di «un’iniziativa che, oltre ad avere la nostra piena contrarietà, discriminerebbe tutti quei cittadini trentini che da tempo sono in attesa di una dimora e coloro che, a causa di un indicatore economico considerato pare erroneamente o ingiustamente elevato, si vedrebbero esclusi da agevolazioni e contributi pubblici».













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