La Panarotta prepara la nuova stagione dello sci

Il presidente degli impianti di risalita mette a tacere le voci di chiusura: «I finanziamenti ci sono e i prezzi degli abbonamenti resteranno invariati»


di Roberto Gerola


PERGINE. La stagione sciistica sulla Panarotta è già al via. Nel senso che tutto e pronto, perché anche quest’anno le proposte siano appetibili agli appassionati di questa disciplina sportiva. Lo fa sapere Sergio Sartori, presidente della società che gestisce gli impianti. Anzi, precisa che «la stagione non è a rischio, i finanziamenti ci sono, abbiamo già stabilito i costi di abbonamenti e giornalieri, che sono rimasti invariati rispetto all’anno scorso». Per la Panarotta non ci sarebbero dunque problemi, se non i soliti che strutturali.

«Da parte di Trentino Sviluppo - aggiunge quindi Sartori - sappiamo che è in programma quanto prima la redazione di un “master plan” che poi dovrebbero essere valutato e quindi generare la progettazione vera e propria per gli impianti di risalita e quindi stabilire gli interventi necessari per adeguare l’intera stazione sciistica». Ma quello che il presidente Sergio Sartori intende sottolineare, è l’atteggiamento di Roncegno Terme nei confronti dell’accordo che comprende anche Pergine e Levico Terme.

«Indipendentemente dalla firma da parte di Roncegno, la stagione sciistica sulla Panarotta si avvierà regolarmente, neve permettendo, anche perché i problemi della Panarotta non sono legati a doppio filo a Roncegno. Si tratta semmai di intervenire con una serie di progetti che riguardano le strutture sulla Panarotta, il cui sviluppo è invernale sì, ma soprattutto estivo. Tanto che è stato affermato da più parti che la stagione estiva dovrà essere in grado di compensare quanto meno quella invernale che per forza di cose destinata ad essere sempre deficitaria».

La situazione è stata più volta illustrata: la Panarotta deve essere considerata come una sorta di palestra, di struttura sportiva pubblica, e non una stazione sciistica d’altissimo livello che debba cioè competere con altre ben più famose. «Anche perché - dice sempre Sartori - le offerte della Panarotta sono limitate in termini di piste, ma anche di strutture ricettive. Con il previsto collegamento funiviario tra Levico e la Panarotta, si darà sviluppo anche estivo alla popolazione turistica sui laghi. Con l’investimento di 6,8 milioni di euro sugli impianti, questi ultimi saranno adeguati anche in termini di offerta sportiva». E conclude affermando che «sarebbe opportuno un maggior interessamento anche della Comunità Alta Valsugana e Bersntol visto il ruolo importante che la Panarotta riveste non solo per Pergine e Levico Terme, ma con ricadute economiche e turistiche su tutto il territorio». E questo naturalmente al di là delle prese di posizioni legittime di Roncegno Terme.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano