La neve blocca anche i treniRitardi di ore e soppressioni


Mara Deimichei


TRENTO. Chi per abitudine, chi per paura delle strade innevate o gelate. Sono in tanti quelli che ieri hanno scelto il treno per andare a lavorare. E molti lo hanno fatto a cuor leggero, ritenendo che una nevicata fra i 10 e 20 centimetri non potesse bloccare le ferrovie.
 Invece così è stato e per capire quali sono stati i disagi patiti, bastava guardare il display che in stazione a Trento annunciava le partenze. Alle 10.15 il regionale per Bolzano delle 7.49 veniva dato con un ritardo di 165 minuti, l’Eurocity per Monaco delle 8.04 sarebbe arrivato 150 minuti dopo. Stessi disagi per chi andava a sud: il regionale per Verona delle 8.10 portava 140 minuti di ritardo. La causa? Il maltempo e alla fine, secondo quanto comunicato da Trentitalia, in Trentino Alto Adige ieri mattina circolava un terzo in meno dei convogli previsti. Il problema era soprattutto il blocco delle porte che per il ghiaccio funzionavano male. A questi ritardi si sono sommati, per i pendolari sulla tratta Rovereto-Trento, altre questioni. Una in particolare ha avuto come protagonista un Eurocity austriaco che partito da Milano diretto a Monaco sarebbe dovuto arrivare a Rovereto intorno alle 7.30. Causa maltempo, nella città della quercia è arrivato, sul binario 3, alle 9.30 ma la fermata è durata più del previsto per dei problemi tecnici. La presenza del convoglio su quel binario, però, impediva al treno regionale, diretto anche questo verso nord, di accedere alla stazione e quindi di raccogliere le persone che lo attendevano. Ad un certo punto sembrava che non ci fossero alternative. O partiva il treno austriaco, oppure l’altro - di Trenitalia - non sarebbero potuto arrivare. Gli «aspiranti» passeggeri a questo punto hanno chiesto al controllore dell’Eurocity di poter salire sul treno per cercare di arrivare a destinazione in orario. L’uomo ha spiegato che il biglietto di cui erano tutti dotati non valeva sui vagoni (decisamente poco pieni) austriaci e quindi avrebbe chiesto lumi e poi riferito. E se ne è andato con il cellulare incollato all’orecchio ma non si è fatto più vedere. A quel punto un gruppo di pendolari stava meditando di salire a forza sull’Eurocity quando dall’altoparlante arriva l’annuncio che il regionale, quello in attesa, veniva fatto transitare sul binario 2 e quindi era possibile partire per Trento con un ritardo di 20 minuti. A chi era sul convoglio austriaco è andata peggio. «Partiamo dal fatto che il treno - racconta una roveretana che ieri doveva andare a Monaco - avrebbe dovuto lasciare la stazione di Rovereto alle 7.30 e invece è arrivato alle 9.30. Per non ripartire. Ci hanno detto che c’erano problemi tecnici al locomotore e quindi ci hanno fatto scendere per prendere un altro treno. Poi ci hanno fatto scendere anche da questo e alla fine siamo partiti. Erano le 11.40: quattro ore di ritardo». Imbufaliti anche i membri del comitato pendolari della Vallagarina: «Possibile che in Ucraina e Polonia tutti i treni viaggino tranquillamente e qui restano bloccati? È tutta colpa di Trenitalia».













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