La Lav: «M49 ha provocato danni solo per 20 mila euro»

Trento. «Il Presidente della Provincia di Trento ha condannato l’orso M49 al massimo della pena solo perché ha predato alcuni animali non custoditi, oltre che mangiato frutta, miele e latte, il tutto...



Trento. «Il Presidente della Provincia di Trento ha condannato l’orso M49 al massimo della pena solo perché ha predato alcuni animali non custoditi, oltre che mangiato frutta, miele e latte, il tutto per un danno economico accertato pari a circa ventimila euro (si tratta di danni attribuiti con certezza a M49 dal Servizio Foreste e Fauna-Settore Grandi Carnivori). Un’inezia se si pensa che la Provincia di Trento introita ogni anno svariati milioni di euro per attività connesse al turismo. Un turismo che negli ultimi cinque anni ha registrato una crescita costante (+26,2% nel 2018), attratto dalle bellezze e dalla naturalità dell’ambiente alla quale danno un contributo concreto e positivo gli animali selvatici che lo popolano, orsi compresi». La metto anche sul piano economico la Lav che ha fatto “i conti dell’orso”. «Nonostante i dati economici riportino a un valore trascurabile - spiega la Lav - gli indennizzi corrisposti per i danni prodotti da M49, questi sono utilizzati da Fugatti come prova della sua pericolosità, sia per deciderne la cattura. Un orso quindi nel mirino della Provincia per la sua ipotetica pericolosità che però è nulla se confrontata con le vittime che ogni anno la caccia – un contestato “passatempo” per circa mezzo milione di cittadini – comporta nell’indifferenza delle istituzioni nazionali e locali. Analizzando i dati raccolti dall’Associazione Vittime della Caccia, si scopre infatti che nelle ultime dieci stagioni venatorie (ogni stagione venatoria dura meno di cinque mesi l’anno), negli ambiti venatori del nostro Paese i fucili da caccia hanno ucciso ben 178 persone. Una strage gravissima, di proporzioni eccezionali, ancor di più se messa a confronto con i morti provocati dagli orsi nello stesso periodo: zero».













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