il caso

La guerra dei condomìni a colpi di querele

L’associazione degli amministratori Anaci ha denunciato per diffamazione un giovane imprenditore per un volantino pubblicitario un po’ spinto



TRENTO. Pensava a un gioco di parole simpatico, anche se un po' spinto, per farsi pubblicità. E invece ha suscitato le ire degli amministratori condominiali dell'Anaci, suoi potenziali concorrenti, che lo hanno querelato per ingiurie, diffamazione e diffamazione a mezzo stampa. L'involontario protagonista di questa storia un po' kafkiana è un giovane imprenditore trentino, Benedetto Aceto, 32 anni che sta cercando di farsi strada nel mondo della manutenzione e delle amministrazioni condominiali. Il giovane ha messo su una piccola azienda, la Ba srl, che si occupa appunto di manutenzione di fabbricati. Fornisce il servizio completo, ovvero si occupa di tutti i lavori. "Da un paio d'anni - spiega Aceto - abbiamo deciso di allargare il giro d'affari anche all'amministrazione. Con due obiettivi: da una parte abbassare il compenso dell'amministratore che spesso è alto e fornire un unico interlocutore ai condomini. Per lanciare la nostra nuova attività abbiamo distribuito 15 mila volantini pubblicitari". E qui sono arrivati i guai. Nei volantini da una parte si giocava su un doppio senso con la scritta "condom" seguita, su un'altra riga da inio e la foto di due contraccettivi e poi una scritta che spiegava: proteggiti anche dal tuo amministratore condominiale. Un invito che ha mandato su tutte le furie gli amministratori iscritti all'Anaci, una delle associazioni di categoria più importanti in Trentino. Gli amministratori si sono sentiti diffamati da quell'invito che alludeva al fatto che i loro servizi sarebbero un po' troppo costosi. Per questo il presidente dell'Anaci del Trentino, Gilberto Magnani, ha presentato querela per diffamazione, ingiuria e diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Aceto.Quest'ultimo oltre a distribuire il volantino in migliaia di copie lo ha anche pubblicato sul suo sito internet Risparmio.it. E, nonostante le diffide dell'Anaci, non lo ha tolto. Magnani spiega che la denuncia era inevitabile: "quei volantini offendevano tutta la categoria e noi non potevamo fare altrimenti". Così Aceto è stato identificato dai carabinieri e si è rivolto all'avvocato Michele Busetti che spiega: "Le frasi sul volantino non sono certo ingiuriose. Sono un gioco di parole simpatico, ma non contengono nessun insulto. E poi non credo che l'Anaci sia titolare del bene giuridico della rispettabilità dell'intera categoria. Questa è una cosa tutta dimostrare". Insomma, la battaglia dei condomini è appena all'inizio. Adesso l’inchiesta sarà seguita dalla Procura della Repubblica e si vedrà se arriverà davanti al giudice.













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