La festa di piazza è stata travolgente 

Il concerto della tribute band dei Queen ha coinvolto quattro mila persone Misure di sicurezza discrete, locali gremiti per salutare il nuovo anno


di Katja Casagranda


TRENTO. C’era voglia di fare festa in questo Capodanno che ha sancito il trend positivo delle feste in piazza, una tendenza che da qualche anno torna a riportare le persone sotto il palchi nelle piazze.

Un Capodanno da tutto esaurito quello registrato nella notte fra il 2018 e il 2019 con baite, alberghi, ristoranti e discoteche sold out già in prevendita e che dopo la cena ha anche riempito strade, piazze ed esercizi pubblici con un sano divertimento ed un pubblico eterogeneo, ante famiglie con bambini, tante compagnie di ragazzi, tante coppie di ogni età.

Il tutto in grande allegria e rispetto tanto che immergendosi nella fiumana umana il sentore è stato quello della partecipazione e festa. Molta la sorveglianza messa in campo che se da una lato può aver giocato il ruolo di deterrente dall’altro ha permesso che tutto filasse liscio pur con grande discrezione, in modo da dare l’impressione che la piazza non fosse blindata togliendo quella magia e spensieratezza tipica della festa di capodanno.

Già dal pomeriggio il via vai di camper segnalava un bel movimento su tutte la strade che collegano i vari luoghi di turismo e il traffico, pur con varie eccezioni, sebbene a tratti sostenuto per chi si recava alla propria festa, non ha destato particolari problemi. Tutto bene quel che finisce bene, e anche Rovereto ha festeggiato il suo Capodanno che alla fine ha portato una folla festosa in piazza al suono di Radio 80 Foreveryoung che verso le 17 allestiva il palco sotto l’albero di Piazza Rosmini in solitudine mentre Agostino Carollo dai suoi canali social salutava tutti testimoniando passo passo il suo Capodanno a New York con foto dell’aeroporto di Roma e poi video d’oltreoceano. Ma appunto Rovereto non si è curata delle provocazioni e ha scelto la festa riempiendo piazza e Corso Rosmini.

Pienone anche in piazza a Pergine Valsugana dove il clima era godereccio grazie agli stand enogastronomici che a nastro continuo hanno elargito ogni ben di Dio a ritmo del dj. Piazze piene a Riva del Garda dove ha sbancato anche Hop e nei centri turistici. Pieni i locali e successo anche per le feste dedicate ai piccoli, Palavis a Lavis ha attirato genitori con figli al seguito in cerca di animazione e festa, lo stesso al Paoli Hotel di Caldonazzo. Non da meno Trento, bar al completo, sold out per Neri Marcorè e Gnu Quartet a Teatro Sociale, successo per il concerto dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e poi dalle ore 22.30 come una calamita Piazza Duomo è diventata la meta per le migliaia di persone che si sono riunite sotto il palco dei Queen Legend.

Qualche qui pro quo per la ricerca di parcheggio, ma pazienza se alla fine ci si è dovuti scarpinare qualche metro in più, d'altronde con il clima mite della scorsa notte non dava neppure fastidio la camminata in città, che in centro pareva a tratti la folla della Notte Bianca. Ore 23 sul palco la tribute band ha iniziato a snocciolare i successi dei Queen, e pazienza se l’ottava del cantante stava mezzo tono sotto, se gli acuti non erano quelli dell’originale e se il vero cultore dei Queen avrebbe avuto qualcosa da rimpiangere al mito, ma si sa, di Freddie Mercury ce n’è uno solo ed è impareggiabile e Brian May è una leggenda vivente.

Oltre due ore di concerto in cui la piazza ha ballato, cantato, applaudito, tenuto il tempo e duettato con i Queen Legend che, tributo vuole, si sono prodotti in cambi d’abito e sorprese, come un intervallo dedicato al rock blues alla Elvis Presly, che se in un primo tempo ha spiazzato un tantino, ha visto poi il pubblico rispondere positivamente.

Come da copione le istituzioni hanno brindato al nuovo anno dal palco (con l’assessore Stanchina nei panni dell’animatore e autore dell’emozionante count down), mentre la piazza rispondendo al divieto di introdurre vetri e bottiglie, nella stragrande maggioranza ha solo esultato e diramato auguri via cellulare. Una grande festa fra giovani, meno giovani e tante famiglie fra cui una piccola sulle spalle di papà, forse di 5 anni, che conosceva tutti ma tutti i testi dei Queen e, con orgoglio di papà, ha scandito il tempo di We Will Rock You meglio dei tantissimi in piazza. Ore 2 inizio di coprifuoco nelle piazze, mentre locali e discoteche di valli e in quota con parcheggio selvaggio ovunque han festeggiato fino all’alba, dal Ciolda di Pergine Valsugana, al John di Folagaria, al Palasport di Bedollo e poi in quota a Tione, Andalo, Madonna di Campiglio, Canazei. Voglia di festa e pazienza per botti e lanterne cinesi, che a dispetto dei divieti, han tenuto banco pur senza troppi eccessi













Scuola & Ricerca

In primo piano