La diagnosi del tumore la fa il cane

Dall'Inghilterra alla S.Spirito: l'olfatto di Daisy e Lucy al servizio della medicina


Fernando Valcanover


PERGINE. «Il fiuto del cane al servizio della medicina: una speranza per il futuro». Su questo progetto, avviato da anni con successo in Inghilterra e allo studio anche a Pergine e in alcune rsa del Trentino che ne hanno fatto richiesta, ieri si è svolta in sala polivalente all'Apsp S.Spirito una prova pratica in cui due cani addestrati, Daisy e Lucy, hanno "fiutato" una serie di campioni di urina individuando cellule tumorali presenti in uno dei campioni. Protagonisti dell'incontro il dottor Diego Pintarelli, già responsabile sanitario del S.Spirito e presidente di Medical detection dogs Italia onlus (Mddi onlus), il vice presidente Enzo Vezzoli (allevatore ed esperto cinotecnico, operatore di pet therapy), la ricercatrice ed esperta cinofila Claire Guest (presidente di Medical detection Dogs) e Rob Harrison, venuti dall'Inghilterra con i cani.

Claire Guest ha illustrato progetto e risultati raggiunti, concludendo con la presentazione dei due cani. Sul pavimento sono stati posti 6 campioni di urina, uno dei quali proveniente da persona ammalata di tumore. Prima Daisy e poi Lucy hanno iniziato ad annusare i campioni, fermandosi davanti a quello prelevato da persona ammalata. Pur cambiando di posizione la provetta, i cani l'hanno sempre individuata mettendosi in posizione da "ferma". Dopo la visita in Inghilterra con Pintarelli, e l'accordo di collaborazione stipulato, Vezzoli sta addestrando un cane, che sarà in grado di emulare i "colleghi" inglesi e lavorare nelle strutture trentine.

Dopo il saluto del presidente del S.Spirito Marco Casagrande, Pintarelli e Vezzoli hanno ricordato che Medical detection dogs Italia onlus è nata nel 2011, prima associazione in Italia che introduce la ricerca medica sull'impiego dell'olfatto del cane per la rilevazione di patologie cancerose. L'associazione (è stato spiegato) non vuole sostituirsi alle metodiche tradizionali nell'individuare le patologie, ma offre uno strumento ulteriore di screening non invasivo. In sala, erano presenti operatori sanitari, amministratori, il senatore Sergio Divina, i consiglieri provinciali Renzo Anderle, Mario Magnani, Claudio Eccher, Walter Viola.













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