La crisi morde, colletta doppia

Il Banco Alimentare ha organizzato ieri una raccolta straordinaria per aiutare chi non ce la fa


di Daniele Peretti


TRENTO. Cinque quintali di cibo, raccolti in mezza giornata al Supermercato Poli di Gardolo, e tre quintali in piazza General Cantore alla Coop. Alla colletta alimentare straordinaria hanno preso parte attiva anche i cittadini stranieri. Sono questi i dati parziali, dopo metà di una giornata dedicata alla sensibilizzazione dei clienti che entravano nei supermercati cittadini, e poi alla raccolta delle donazioni che venivano divise per prodotti ed inscatolate ogni volta che si raggiungevano i dieci chili. Marcello Pichenstein, che presidiava l'ingresso della Coop di piazza General Cantore: «Purtroppo il numero degli assistiti in questo ultimo periodo è aumentato dell'80%, creando un progressivo esaurimento delle scorte. In più è venuto a mancare il contributo che la Unione europea erogava tramite l'Agea, e per fortuna lo Stato ha sbloccato un intervento straordinario pari a dieci milioni di euro, da dividersi tra il Banco Alimentare ed altre organizzazioni umanitarie. ” Pietro Runggatscher dell'Ana di Gardolo al Supermercato Poli: “ A fare le donazioni sono state in massima parte le donne e la sorpresa è stata il contributo dato dagli stranieri che evidentemente hanno capito l'importanza di questa iniziativa, condividendola.” Curioso il fatto che alcuni giovani che passavano anche in bicicletta, davanti al tavolo del Banco Alimentare che si trovava in piazza General Cantore, abbiano lasciato delle monete con le quali i volontari hanno poi provveduto direttamente all'acquisto dei prodotti. All'interno di tutti i punti vendita, l'acquisto per le donazioni era suggerito da delle precise indicazioni che portavano ai prodotti più graditi: sughi e pelati, legumi, tonno in scatola, carne in scatola, olio, latte solo a lunga conservazione e alimenti per l'infanzia. Venivano, invece, rifiutati tutti i prodotti prossimi alla scadenza. Purtroppo la raccolta non è potuta essere capillare come nelle precedenti occasioni, perché i gruppi di supporto della Protezione Civile tramite Nuvola e degli alpini, erano meno numerosi del solito per impegni presi in precedenza. In Europa, Spagna, Francia, Italia e Grecia sono gli stati che hanno bisogno del Banco Alimentare, ma il governo italiano temporeggia nel presentare a Bruxelles i documenti necessari per sbloccare il finanziamento; per questo il Banco Alimentare a livello nazionale ha deciso per organizzare questa giornata nazionale di raccolta alla quale hanno preso parte 77mila volontari. “La gente comune è buona e generosa. Raramente abbiamo riscontrato diffidenza e quasi sempre la gente ha partecipato volentieri.” E' la valutazione di Marcello Pichenstein che prosegue: “ Il momento forte della giornata è stato in mattinata, nella quale soprattutto i pensionati hanno contribuito generosamente.” Al primo gennaio di quest'anno, gli assistiti nel comune di Trento sono stati 4620 e 8830 in tutto il Trentino. Duilio Porro, presidente regionale del Banco Alimentare: “ Le statistiche definitive le avremo solo in tarda serata, ma al momento posso dire che c'è stata una risposta positiva».













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