«L’utopia montessoriana» spiegata a tutti 

A Trento, il 28 e 29 settembre, il convegno che illustra i principi di un corretto approccio al metodo



TRENTO. «Le famiglie ricche iscrivono i figli ai percorsi montessoriani perché crea un’esclusività, è un modo per affermare il loro “status”. Ma il pensiero di Maria Montessori nasce nei quartieri poveri ed è patrimonio di tutti, anche della scuola pubblica che lo ha a lungo snobbato». Così Battista Quinto Borghi, presidente della Fondazione Montessori Italia, ha introdotto il convegno internazionale “L'utopia montessoriana”, che si terrà a Trento il 28 e 29 settembre in Sala Cooperazione. Il convegno celebra i 25 anni della cooperativa sociale “Città futura”, che offre 24 asili-nido in Trentino ad un’ utenza di 1028 bambini. Sandra Dodi, presidente di “Città futura”, spiega la scelta del tema: «Noi non siamo un nido montessoriano, ma ne abbiamo fatto nostri i principi, che vertono attorno alla libertà ed autonomia del bambino. Di questi tempi, il bambino è molto sorvegliato dagli adulti, Montessori insegna a creare spazi e tempi in cui il bambino sia libero di sperimentare da solo».

Borghi sottolinea l'importanza fondamentale del corretto approccio al metodo: «C'è un metodo Montessori di superficie, che è diffuso, dove bastano un po’ di materiali per potersi “fregiare” del titolo e rincorrere la moda, ed un Montessori di profondità, che richiede una competenza sopraffina da parte degli educatori, e che non è così diffuso. Soprattutto nelle scuole pubbliche rivolte ai bambini, gli insegnanti sono ingabbiati dentro programmi ministeriali rigidi: è complesso poter far convivere la ricca dimensione di autonomia del metodo Montessori con questi parametri rigidi». Dodi ha illustrato le iniziative montessoriane promosse in Trentino: «La Provincia ha individuato alcune sezioni di materne ed elementari in cui sperimentare il metodo Montessori, che prevede che non ci siano i compiti ma solo sperimentazioni spontanee benché strutturate dal personale educativo. Un’ integrazione tra la didattica “tradizionale” e il metodo Montessori è possibile, ma serve una competenza profonda che non si improvvisa». Il metodo Montessori, molto diffuso all’estero, è noto per aver formato molti personaggi di rilievo della società contemporanea. (f.p.)













Ambiente&Percorsi

incontro

La vita sul ghiacciaio: analisi della biodiversità nel gelo

Terzo appuntamento del ciclo "Dialoghi sul ghiaccio. Incontri per conoscere e riflettere", al Muse di Trento, mercoledì 5 novembre. Un'occasione per scoprire con gli scienziati che i ghiacciai sono un ecosistema popolato da diversi organismi, adattati a vivere in questo ambiente estremo

Il punto

Trentino, vendemmia 2025: qualità alta e bianchi protagonisti

Il direttore del Consorzio vini, Graziano Molon: «Un’annata positiva, nonostante il meteo ci abbia fatto penare a luglio. I rossi soffrono un momento difficile a livello nazionale, i consumatori si orientano su bianchi e bollicine, considerati più leggeri e adatti agli aperitivi. È una tendenza probabilmente passeggera, ma oggi incide sulle vendite»

SCUOLA Open Days con la Fem per conoscere dall'interno l'istituto agrario

Primo piano

la tragedia

Nepal, trovati i corpi senza vita dei due alpinisti italiani

Il bassanese Stefano Farronato e il milanese Alessandro Caputo sepolti nella neve presso il campo 1 del monte Panbari (Himalaya). Il ciclone in zona ha causato molte altre vittime: 7 i morti, fra cui un italiano, sotto una valanga sullo Yalung Ri

VITTIME Valanga sul campo base dello Yalung Ri: 7 morti, uno è italiano
ALLARME Ciclone e valanghe sull'Himalaya: diversi italiani dispersi
DISPERSI Due alpinisti italiani bloccati dalla neve sul monte Panbari
IMMAGINI - I due alpinisti italiani dispersi in Nepal, in salvo il terzo