la storia

Val di Fiemme, Monica Pettariva: con le api per il benessere

Dal miele a una serie di altri prodotti: «Quando mi sono avvicinata al mondo dell’apicoltura, grazie alla mia carissima amica Eva, ho avvertito un senso di pace e di tranquillità. Mi sembrava di respirare come mai avevo fatto prima...»

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CARLO BRIDI
TESERO


La storia di questa settimana, viene dalla val di Fiemme, e nello specifico da Tesero. È quella di una signora, Monica Pettariva, che dopo aver frequentato il liceo artistico, ha lavorato per anni come disegnatrice in diversi studi tecnici. 

È sposata e ha due figli, Marzia e Gabriele. Appena cinque anni or sono, ha cominciato quasi per caso, grazie a un’amica ad affiancare l’attività di gestione di un B&B a quella di apicoltrice, mettendo un’arnia nel giardino di casa.

Oggi, le arnie delle quali si occupa sono diventate 13 e si trovano tutte in località Pavarul, sul confine fra Tesero e Panchià.

È noto che ci troviamo in una zona ideale per allevare le api, che qui sicuramente danno un ottimo miele.

Ma, Monica Pettariva, qual è la qualità del suo miele ed è tutto uniforme o può cambiare?

«Certamente, la quantità del miele che le api producono cambia notevolmente in base a fattori, come il clima e le sciamature: un’arnia tendenzialmente può produrre tra i 15 e i 30 kg all’anno.

Quest’anno, ad esempio, sebbene la raccolta non sia stata delle migliori, poiché ho avuto 5 sciamature, mi ritengo assolutamente soddisfatta della produzione. Le nostre api raccolgono polline e nettare, dai fiori della valle di Fiemme».

Una valle che com’è noto non vede la presenza di frutteti e del connnesso uso dei fitofarmaci, pertanto è sicuramente di qualità migliore.

«Con amore e dedizione, prosegue Monica, nasce un miele che racchiude il profumo e l’anima delle nostre montagne».

Al momento le “Api di Monica” producono esclusivamente miele millefiori di montagna, ma in futuro il suo obiettivo è quello di poter sperimentare altre tipologie a partire dal miele di rododendro, melata di bosco e acacia. Da quest’anno inoltre, sempre partendo dal miele come materia prima, ha cominciato a creare nuovi prodotti come stick labbra, candele profumate e saponette profuma cassetti.

Ma come mai si è avvicinata al mondo delle api?

«Quando mi sono avvicinata per la prima volta al mondo dell’apicoltura, grazie alla mia carissima amica Eva, ho avvertito un senso di pace e di tranquillità travolgente.

Mi sembrava di respirare come mai avevo fatto prima ed è questo il motivo che mi ha spinta a diventare un’apicoltrice.

Il mio sogno è di poter un giorno fondere queste sensazioni uniche che le api mi regalano con un’altra mia grandissima passione: la meditazione. Il mio desiderio è infatti quello di poter costruire un apiario del benessere, un luogo dove poter accompagnare anche altre persone alla scoperta di questi meravigliosi mondi». 

In valle di Fiemme c’è un’associazione apicoltori molto attiva, collabora con loro?

«Collaboro con l'associazione Apicoltori valle di Fiemme Fassa e Cembra, questo è stato di grande aiuto per poter arrivare ai miei obbiettivi raggiunti finora.

Ma l’iniziativa ha potuto partire, prosegue Monica, perchè ho avuto l’enorme fortuna di incontrare Paolo, amico e maestro. Paolo è stato, ed è tutt’ora, una parte fondamentale del mio cammino.

Fin dall’inizio mi ha insegnato tutto quello che sapeva sulle api e sul loro allevamento, condividendo con me le sue tecniche e i suoi segreti senza mai lasciare il mio fianco.

La nostra collaborazione è per me preziosa e arricchisce costantemente il mio lavoro tra le arnie: siamo sempre pronti a scambiarci consigli e supporto reciproco, essendo l’uno il braccio destro dell’altra».

Dove vende il suo miele e gli altri prodotti dell’alveare che da quest’anno ha iniziato a creare?

«Ho iniziato a vendere miele ad amici e parenti, poi il passaparola ha fatto il resto. All’inizio non immaginavo che la vendita si sarebbe potuta espandere così tanto, ma grazie alla qualità dei miei prodotti,  le richieste sono sempre più numerose e devo ammettere che non c’è soddisfazione più grande.

Quando mi si è presentata l’occasione di partecipare al festival Autumnus con uno stand tutto mio ero un po’ incerta, ma ho deciso di mettermi in gioco e non potrei essere più felice di questa scelta, l’impatto è stato molto positivo, ho potuto incontrare molte persone e dialogare con loro.

In futuro, spero di poter far volare le Api di Monica in nuovi luoghi, dentro e fuori dalla valle, partecipando a mercatini e fiere e portando con me la passione e l’entusiasmo che mi accompagnano dall’inizio. Il mio slogan è: autentico, naturale, locale. Un pezzo di Val di Fiemme per la tua casa da gustare, curare e vivere».













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