Himalaya, due alpinisti italiani dispersi sul monte Panbari
Si tratta di Stefano Farronato di Bassano del Grappa e Alessandro Caputo di Milano: sono rimasti bloccati al Campo 1 a causa delle forti nevicate e non si hanno più notizie di loro da sabato. Un terzo alpinista italiano, Valter Perlino di Pinerolo, è in salvo perché non era partito verso la vetta con gli altri, a causa delle condizioni fisiche problematiche
VITTIME Valanga sul campo base dello Yalung Ri: sette morti, uno è italiano
IMMAGINI - Si cercano i due alpinisti italiani dispersi in Nepal, in salvo il terzo
Ricerche sono in corso in Nepal di due alpinisti italiani scomparsi durante un tentativo di scalata del monte Panbari (6.887 metri) sull'Himalaya. I due alpinisti, Stefano Farronato, 45 anni, di Bassano del Grappa (Vicenza) e Alessandro Caputo di Milano, sono rimasti bloccati al Campo 1 a causa delle forti nevicate e non si hanno più notizie di loro da sabato, ha dichiarato il portavoce del dipartimento Himal Gautam. Il capo spedizione è stato soccorso domenica al campo base in elicottero. La scorsa settimana, il ciclone Montha, formatosi nel Golfo del Bengala, ha portato forti piogge e nevicate in Nepal, bloccando molti escursionisti.
Un terzo alpinista italiano, Valter Perlino di Pinerolo, è in salvo perché sabato non era partito per la vetta con gli altri membri della spedizione, a causa delle condizioni fisiche problematiche.
Stefano Farronato di professione è arboricoltore e non è nuovo alle grandi sfide in montagna, come l'attraversata in Islanda del ghiacciaio Vatnajokull, ma anche in altre discipline sportive, come quando, dieci anni fa, ha attraversato l'Alaska in mountain bike.
Alessandro Caputo è maestro di sci sulle Alpi.
Questa volta, sull'Himalaya, sono stati sorpresi, come molti altri, dal violento maltempo. Secondo Sagar Pandey, presidente della Nepal Trekking Agencies Association, più di mille persone sono state soccorse da martedì scorso. "La scarsa visibilità ha reso molto difficili i voli in elicottero. Ma il meteo è migliorato", ha aggiunto.
Il Nepal, che ospita otto delle dieci vette più alte del mondo, accoglie centinaia di alpinisti ogni anno in primavera e in autunno, una stagione considerata più rischiosa a causa del freddo e della neve. Negli ultimi giorni, almeno tre alpinisti - un francese, un sudcoreano e un australiano - sono morti.
"Da venerdì si sono persi i contatti con due alpinisti italiani, Alessandro Caputo e Stefano Farronato, impegnati in Nepal nella scalata del picco Panbari. I connazionali sono stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1 (a 5.000 metri). L'allarme è stato dato dal capo del gruppo, Valter Pellino, rimasto invece, a causa di un malore, al campo base", spiega la Farnesina.
La macchina dei soccorsi, aggiunge la nota, "si è immediatamente attivata, anche con elicotteri, che hanno sorvolato la zona anche questa mattina. Le ricerche proseguono incessantemente sebbene ostacolate dalle difficili condizioni meteo". Il Consolato generale onorario a Kathmandu, in stretto raccordo con l'Ambasciata d'Italia a Dehli e con la Farnesina "sta seguendo direttamente l'evoluzione della situazione mantenendo informati i familiari dei connazionali".
«In questo momento siamo vicini alla famiglia di Stefano Farronato, l'augurio è che essendo entrambi alpinisti molto esperti possano essere riusciti a mettersi al riparo in qualche modo», dice all'ANSA il sindaco di Bassano del Grappa, Nicola Finco. «Seguiamo con attenzione la vicenda, speriamo di avere al più presto buone notizie», aggiunge Finco spiegando che Farronato è molto conosciuto nella città del Grappa ma anche a Cassola, dove ha l'ufficio. «Stefano ha lavorato per il nostro Comune come tecnico forestale, lo aspettiamo al suo ritorno», l'auspicio del primo cittadino di Bassano.
Un malore, accusato un paio di giorni fa, gli ha probabilmente salvato la vita. Valter Perlino, alpinista di Pinerolo, classe 1961, faceva parte della spedizione impegnata nella scalata del monte Panbari (6887 metri) in un'area remota del Nepal.
Sabato avrebbe dovuto lasciare il campo base assieme ai compagni Stefano Farronato e Alessandro Caputo, per attaccare la vetta, ma ha dovuto rinunciare per le non buone condizioni di salute. Rimasto al campo base, è stato lui a lanciare l'allarme per i due compagni, sorpresi dalle nevicate e dal maltempo al "Campo 1" ad oltre 5.000 metri di quota, che ha improvvisamente colpito la zona. Risultano tuttora dispersi.
Perlino è stato recuperato da un elicottero delle autorità nepalesi, mentre le ricerche dei due alpinisti proseguono Perlino, veterinario e alpinista per passione, ha alle spalle una lunga attività di alpinismo ed esplorazione. In passato aveva scalato l'Everest in solitaria, con tecnica alpinistica, il monte Denali in Alaska, il Cho Oyu assieme all'amico cuneese Sebastiano Audisio, oltre a compiere altri trekking tra Pamir ed Himalaya.
Dieci anni fa, nel 2015, si trovava proprio in Nepal, sempre in compagnia di Audisio (era al campo base avanzato ad oltre cinquemila metri di quota dello Shisha Pagma) quando il Paese venne sconvolto dal terremoto di magnitudo 8.1. Ne uscì illeso.