Skipass alle stelle: aumenti fino al 40%, si muove l'anti-trust
Un impianto di risalita nelle Dolomiti, dove il giornaliero Superski raggiungerà 86 euro. L’Antitrust indaga su presunte pratiche anticoncorrenziali tra i consorzi
I prezzi degli skipass nelle località sciistiche italiane sono destinati a salire fino al 40% rispetto al 2021, secondo un rapporto pubblicato dall’associazione dei consumatori Assoutenti. L’aumento, giudicato “ingiustificato e inaccettabile” dal presidente Gabriele Melluso, arriva nonostante l’inflazione stabile e il calo dei costi energetici rispetto agli anni più critici della crisi, come riportato alla roccaforte del giornalismo inglese The Guardian.
Il celebre Dolomiti Superski, che consente di accedere a 12 comprensori delle Dolomiti, toccherà quota 86 euro al giorno, mentre a Roccaraso, nel cuore dell’Appennino abruzzese, il biglietto giornaliero arriverà a 60 euro. Gli abbonamenti stagionali varieranno dai 755 euro per un adulto a Roccaraso fino a oltre 1.800 euro nella Valle d’Aosta.
Il caso è già finito sotto la lente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che ha avviato un’indagine formale su possibili pratiche di cartello e fissazione dei prezzi tra i consorzi delle località aderenti al Dolomiti Superski. Lo scorso luglio, funzionari dell’Antitrust, affiancati dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno effettuato ispezioni nelle sedi del Federconsorzio Dolomiti Superski e nei dodici consorzi locali.
Le società che gestiscono gli impianti si difendono, attribuendo gli aumenti al rincaro dei costi di gestione, al fabbisogno energetico e alla richiesta di servizi di maggiore qualità da parte dei turisti. Ma per Melluso, come dichiarato sempre al Guardian, tali giustificazioni non reggono: “I rincari dell’energia che avevano pesato nel 2022 si sono ormai normalizzati. Questi aumenti sono fuori misura e penalizzano le famiglie”.