L’azienda ha la sede negli Usa il Tar annulla l’aggiudicazione

La Ebsco aveva vinto la gara per fornire i periodici e gestire la banca dati per l’Azienda sanitaria Un appalto da oltre un milione di euro in tre anni. Ma è del Delaware e non poteva partecipare



TRENTO. Annullata l’aggiudicazione di un appalto triennale da oltre un milione di euro e «previe le verifiche di rito in ordine alla sussistenza del requisiti» subentro della seconda classificata. Così ha deciso il Tra in merito alla gara per la fornitura di abbonamenti a periodici italiani e stranieri, cartacei ed elettronici e del relativi servizi indetto dall’Azienda sanitaria provinciale. L’aggiudicazione definitiva era stata sancita nell’aprile scorso e la vincitrice era la Ebsco intrnational, un’azienda che ha le proprie basi in Delaware. Ed è stato proprio il passaporto statunitense a far sì che il Tar annullasse il risultato della selezione. A presentare il ricorso al tribunale regionale era stata la Celdes che aveva ottenuto 88,56 punti contro i 100 (punteggio pieno) dell’americana.

Il punto principale del ricorso era che la Ebsco non avrebbe potuto partecipare alla gara in quanto in violazione dell’accordo sugli appalti pubblici. In quanto operatore economico stabilito negli Usa la società può partecipare ad appalti pubblici in Italia alle cosiddette «condizioni di reciprocità». L’accordo sugli appalti pubblici «non si applica - si legge nella sentenza - automaticamente a qualsiasi contratto, in quanto molti dei Paesi firmatari, fra cui l’Unione Europea e gli Stati Uniti, hanno prestabilito soglie minime per la partecipazione dei concorrenti provenienti da Paesi terzi». Ed è previsto in particolare che gli operatori economici stabiliti negli Usa sono legittimati a concorrere a procedure per il solo acquisti di servizi di valore stimato uguale o superiore alla soglia dei 200 mila sdr (special drawing rights, ossia diritti speciali di prelievo che - spiegano i giudici - al tempo dell’appalto in questione erano equivalenti a circa 215 mila euro). L’appalto in questione è misto: da una parte c’è la fornitura (di abbonamento a periodici) e dall’altra la prestazione di servizi (gestione del catalogo on line, assistenza e via dicendo). Per il Tar il valore dell’appalto «rimane in gran parte rappresentato dalla fornitura di materiale bibliografico, per un importo annuo base di 409.000 euro corrispondente alla fornitura, a prezzo di listino, di 583 abbonamenti e dell’accesso alle banche dati, cifra sulla quale l’offerente doveva applicare lo sconto e aggiungervi la propria commissione non superiore al valore del 5% posto a base d’asta, riferita essenzialmente ai servizi. Risulta, quindi, evidente che l’importo del valore dei servizi, per quanto essi rilevassero ai fini del conseguimento di punteggio utile, era comunque inferiore alla soglia di 200.000 sdr». Da questo «discende l’illegittimità della partecipazione della Ebsco international». Oltre all’annullamento dell’aggiudicazione il Tar ha condannato Azienda sanitaria e Ebsco al pagamento in solido delle spese di giudizio: 6 mila euro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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