«L’asilo nido di Scurelle sarà finanziato a gennaio»

Il presidente della Comunità di valle, Sandro Dandrea, rassicura e aggiunge: «Un bravo al Tesino dove è stata programmata al meglio l’edilizia scolastica»


di Marika Caumo


VALSUGANA. L'arrivo di 4 milioni e mezzo sul Fut per l'edilizia scolastica ha fatto felici i sindaci di Borgo e del Tesino, ma ha lasciato l'amaro in bocca ad altri, per esempio Scurelle, che contavano di poter disporre a breve dei fondi, in modo da partire subito con i lavori. In particolare la domanda, presentata dalla Comunità di valle che ne gestirà il servizio, riguarda la realizzazione a Scurelle dell'asilo nido, struttura quanto mai sentita viste le liste d'attesa nei due nidi di Borgo e Carzano.

«Sarà finanziato sulla seconda tranche a gennaio», assicura il presidente della Comunità Sandro Dandrea. Prima di inoltrarsi nella giungla dei numeri, Dandrea ci tiene a complimentarsi con le amministrazioni della Conca del Tesino. «Con calma hanno saputo riprogrammare il servizio scolastico dai 0 ai 15 anni in modo corretto, creando con piccoli adeguamenti dell'edificio scolastico un polo unico per le elementari a Pieve, concentrando il servizio di scuola media a Castello e completando l'offerta con il nido a Cinte, in una struttura esistente». Queste ultime due opere (insieme a Borgo) fanno parte della lista dei 38 interventi (per 68.5milioni) che riceveranno a breve i fondi dalla Provincia. «Con questi due finanziamenti il Tesino si è garantito i prossimi 30 anni», spiega, e per quanto riguarda il nido di Cinte, al centro delle cronache qualche settimana fa a causa della mancata apertura vista la carenza di iscritti, annuncia che «il finanziamento permetterà di completarlo con gli spazi esterni, giochi e arredi. Ci stiamo incontrando con gli amministratori e nell'arco di qualche settimana sarà aperto».

Ora rimangono altre 6 opere in lista d'attesa. Oltre all'asilo nido di Scurelle (costo 340mila euro), ci sono la copertura della palestra delle scuole medie di Grigno (1.925.000), i lavori e l'intervento antisismico alle scuole medie di Roncegno (3.914.048,10); il completamento esterno e la palestra delle scuole medie di Strigno (1.300.843), la sistemazione della scuola materna di Torcegno (890.000) e l'adeguamento antisismico delle elementari di Villa Agnedo (1.665.892).

La Provincia ha 360milioni di richieste su questo fondo, ne saranno finanziate per 150milioni, ovvero il 40%. «Le scelte saranno fatte dall'assessorato provinciale, ma sono fiducioso che ne resteranno fuori poche ed altrettanto convinto che se i sindaci le reputeranno strategiche potranno essere finanziate», prosegue Dandrea, spiegando che il fondo sulle scuole, a cui inizialmente erano destinati 5.7 milioni di euro, è stato aumentato a 9 (grazie al co-finanziamento che deriva dal fatto che Borgo e Castello Tesino hanno rinunciato alle domande sul fondo territoriale per dare priorità alle scuole). Inoltre si potranno recuperare i soldi dei ribassi delle opere del Fut e sarà la Conferenza dei sindaci a decidere dove reinvestirli. Saranno quindi i 21 primi cittadini che dovranno trovare un accordo e decidere se un’opera è meritevole di finanziamento o se utilizzare il denaro recuperato dai ribassi per altri lavori.

Un sassolino, infine, Dandrea se lo toglie: «I sindaci sanno quali opere saranno finanziate o meno sul Fut, chi non lo fa ci sta marciando. Una cosa non condivido: a mio parere un buon amministratore non si misura più su quante opere riesce a fare ma se amministra con senso di responsabilità, dando i servizi che servono». E conclude «Non è più tempo di parchi o mega-palestre. I tempi sono cambiati, serve un nuovo senso di sussidiarietà e responsabilità. Anche i cittadini miopi devono capirlo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano