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L’Aquila vola, i playoff sono a portata d'artigli

Al momento Trento è la squadra più in forma del campionato e punta a uno dei due posti dietro Milano


di Sergio Zanella


TRENTO. Continua, con estrema scioltezza e facilità, la marcia di avvicinamento della Dolomiti Energia Trentino ai playoff. Alla squadra di Maurizio Buscaglia, quarta in classifica con ben 28 punti a referto, mancano infatti all'appello nella peggiore delle ipotesi solamente 6 punti per centrare matematicamente la post season, con il ruolino di marcia della compagine trentina che lascia presagire un accesso agevole alla battaglia per lo scudetto.

Con una Milano dall'andamento ballerino e con un Avellino piuttosto in crisi, Trento risulta al momento la squadra più in forma del campionato, con il terzo posto praticamente ad un passo ed il secondo ampiamente a portata di mano. «Al momento non pensiamo né al secondo né al terzo posto, ma solamente a giocare bene, poi il resto verrà da sé – ha commentato Buscaglia nel day after della sfida contro la Consultinvest –. Sono comunque soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi, perché, nonostante qualche problema in difesa, hanno dimostrato una grande calma e lucidità nei momenti più importanti della partita. È segno di una buona consapevolezza nei propri mezzi e nel buon lavoro quotidianamente svolto in palestra».

A certificare le parole di Buscaglia ci sono anche i numeri, con il quarto quarto che, da momento da incubo della compagine trentina nel girone d'andata, è ormai diventato terreno di caccia per Forray e compagni. Come già successo contro Reggio Emilia e Pistoia, anche contro Pesaro Trento è risultata negli ultimi 10 minuti una spanna sopra gli avversari, soprattutto a livello fisico e mentale. Quando la partita entra nel suo momento clou la Dolomiti Energia Trentino è infatti in grado di non perdere intensità, surclassando gli avversari in difesa e a rimbalzo e garantendosi decine di occasioni in più rispetto agli sfidanti.

Impressionanti i numeri mietuti domenica da Forray e compagni, capaci di arpionare 17 rimbalzi in più della concorrenza e di garantirsi ben 18 conclusioni in più di Pesaro. La vittoria è quindi una semplice conseguenza di una partita giocata sempre in crescendo, con i tanti interpreti a disposizione di Buscaglia capaci di ritagliarsi sempre un giusto spazio. A ribadirlo lo stesso allenatore trentino, che a tal proposito ha aggiunto: «Nel gruppo non vedo individualismi, ma tutti remano in un'unica direzione. Pensate ad esempio a Marble: contro Pistoia è stata il miglior realizzatore della partita, mentre contro Pesaro si è messo a disposizione dei compagni, segnando poco ma difendendo bene e rendendo più fluida la manovra».













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