Fiume di reazioni

L’amarezza delle istituzioni per la chiusura del “Trentino”

L’Ordine dei giornalisti: “Da domenica questa provincia sarà più povera”



TRENTO. Solidarietà alla redazione del Trentino, che da domani non sarà più in edicola, da parte delle istituzioni.

Verdi del Trentino: “Una grande amarezza”

Verdi del Trentino esprimono profondo dispiacere e rammarico per la chiusura del quotidiano "Trentino", di cui domani uscirà l'ultimo numero. Il Consiglio di Amministrazione ha preso questa improvvida e improvvisa decisione mostrando grande insensibilità e profondo sfregio per la storia nobile di un quotidiano che è presente dal 1945 nella nostra provincia.

Un giornale libero e laico proprio perché nato dalla Resistenza e dalla rinascita politica e sociale di una nazione e di una terra, la nostra, pesantemente provata dalla dittatura fascista e dalla guerra. Un giornale che ha accompagnato la storia, la cultura, le vicende umane e sociali, le battaglie politiche, i cambiamenti con grande professionalità. Che ha condotto per mano ogni mattino, col profumo della sua carta stampata, la storia privata e collettiva di tutti noi.

Un bene prezioso che andava conservato e di cui si sarebbe dovuta avere massima cura e rispetto. Ognuno di noi è consapevole che dietro a un giornale scorre il lavoro quotidiano e l'impegno di tante lavoratrici e di tanti lavoratori che con passione, e ognuno per la parte che gli compete, ci consentono di conoscere le notizie, la cronaca, gli accadimenti, gli approfondimenti del nostro piccolo mondo e della sua storia minima, con uno sguardo attento alla politica nazionale e internazionale. Al direttore Paolo Mantovan che aveva ridato smalto, nuova forma e ritmo al giornale "Trentino" va il nostro apprezzamento, la nostra gratitudine e piena solidarietà.

Ci auguriamo che l'editore e il Gruppo Athesia si occupino del presente e del futuro dei suoi giornalisti, che anche nell' assottigliarsi delle risorse si sono fatti carico negli anni della qualità dell' informazione e dell'uscita in edicola ogni giorno dell'anno. Con abnegazione e senso di responsabilità. La stessa che avrebbe potuto e dovuto consentire la presenza di questa testata e la pluralità di visione che è il sale di una corretta informazione negli anni a venire.

Purtroppo la chiusura di questo quotidiano ci consegna un Trentino più povero e meno democratico. Ne siamo consapevoli e perciò sinceramente addolorati. Domani compriamo tutti il "Trentino"!

 

Onda Civica: “Un giorno di lutto per ogni persona libera”

L'annuncio della chiusura del quotidiano Trentino segna un giorno triste per l'informazione che si impoverisce proprio in un momento in cui ci sarebbe estremo bisogno di pluralismo. Manifestiamo la nostra solidarietà ai lavoratori e ai tanti collaboratori che si sono impegnati per accrescere la qualità di una testata che riceve invece il benservito da un Editore con tutte le risorse per consentirne la salvaguardia e il rilancio. Un giorno di lutto per ogni persona libera.

La nota del presidente del Consiglio provinciale

A nome mio e di tutto il Consiglio provinciale, desidero esprimere il rammarico di fronte alla notizia che la storica testata “Trentino” - già “Alto Adige edizione di Trento – ferma le rotative. Si sapeva delle difficoltà di bilancio e – purtroppo – del trend drammaticamente al ribasso delle vendite di quotidiani in edicola, ma si confidava nella buona riuscita del “salvataggio” operato tre anni fa dal gruppo Athesia, che rilevò il giornale nato nel secondo dopoguerra, non per liquidarlo ma per tentarne il consolidamento. Ora il panorama informativo provinciale si riduce visibilmente e questo è un male evidente per la democrazia e per l’autonomia speciale.

L’auspicio è ovviamente quello che si salvaguardino le posizioni dei lavoratori e che si rafforzi almeno la voce on line del “Trentino”. Piena solidarietà a tutti coloro che sono colpiti da questa chiusura, la esprimo anche a nome dei giornalisti in forza all’ufficio stampa del Consiglio provinciale.

Il presidente dei Comuni trentini

“La chiusura del quotidiano “Trentino” è una perdita per tutta la comunità. Quando una voce autorevole viene a mancare la società diventa più povera”.

Sono le parole del Presidente dei Comuni Trentini, Paride Gianmoena, alla notizia della chiusura del quotidiano “Trentino” annunciata oggi dalla proprietà.

“Per oltre settant’anni - afferma Gianmoena - la testata Trentino (prima come Alto Adige) ha garantito informazione e pluralità di opinione a tutti i Comuni del Trentino. Un patrimonio di professionisti e corrispondenti che hanno contribuito alla crescita della nostra Provincia. Il giornale Trentino è stato, inoltre, puntuale cronista dell’attività delle comunità trentine in un mondo dove è sempre più difficile trovare la serietà e l’autorevolezza dell’informazione. Tutti i Comuni del Trentino sono riconoscenti a una storia fatta di serietà e obiettività. Ci auguriamo - conclude Gianmoena - che la proprietà non disperda un patrimonio inestimabile fatto di persone e di storia. Fare editoria non è solo un’impresa, ma anche una necessità per una società più giusta e responsabile”.

Gianmoena esprime la sua vicinanza alla redazione e a tutto il personale confidando che si trovino soluzioni idonee a valorizzare in nuove iniziative un percorso informativo e formativo che non può e non deve essere interrotto. Dietro le pagine ci sono donne, uomini e famiglie che devono vedere garantita la propria dignità professionale e sociale.

 

I sindacati Cgil, Csil e Uil: solidarietà ai giornalisti

La chiusura di una testata giornalistica è una di quelle notizie che non vorremmo mai leggere. Per questa ragione suscita profonda amarezza la scelta improvvisa di chiudere il Trentino che domani sarà in edicola per l’ultimo giorno. In questo modo si spegne una voce libera per l’informazione locale e si pone fine ad un giornale che in 75 anni ha raccontato in modo indipendente la storia della nostra terra, contribuendo attraverso inchieste, servizi e approfondimenti a far crescere la nostra comunità, renderla più consapevole e a stimolare la discussione democratica. Da domenica questa Provincia sarà più povera.

Al di là delle valutazioni economiche che hanno spinto il consiglio di amministrazione in questa direzione resta comunque ingiustificabile la scelta di comunicarlo alle lavoratrici e ai lavoratori a decisione già assunta, senza alcun confronto. L’operazione nell’editoria trentina della famiglia Ebner è nata come un investimento e rischia di ridursi ad una mera operazione di taglio dei costi. Auspichiamo che l’editore torni sui propri passi, apra un confronto serio con le organizzazioni di rappresentanza sindacale e che si provi insieme a trovare una soluzione meno drastica e meno dolorosa.

Intanto esprimiamo solidarietà a tutte le giornaliste e i giornalisti che con impegno, professionalità e obiettività si sono spesi in questi anni, anche in condizioni organizzative spesso complesse. Solidarietà e vicinanza anche a tutti i collaboratori amministrativi, tecnici e alle professionalità che a vario titolo contribuiscono a creare un giornale, giorno dopo giorno.

 

L’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige: sconcerto

Il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige esprime sconcerto e manifesta la propria solidarietà ai colleghi del quotidiano Trentino del quale la proprietà, rappresentata dalla S.I.E. Spa - Società Iniziative Editoriali ha annunciato, improvvisamente, la chiusura. Una decisione che indebolisce il panorama dell'informazione regionale e che priva i lettori di una testata storica da sempre distintasi per completezza ed indipendenza. L'Ordine dei Giornalisti seguirà con attenzione la successiva trattativa sindacale tesa a definire il futuro occupazionale dei colleghi mettendosi, fin da subito, a loro completa disposizione.













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