L’albergatore: Sella, zero controlli e tanti affari  

Hannes Prinoth dell’Alpenroyal, salito con l’auto elettrica: «Coda per un cappuccino e nessuno contava le auto»


di Massimiliano Bona


SELVA GARDENA. La seconda edizione di «Dolomitesvives» con un tetto orario alle auto in transito a Passo Sella, sui versanti trentino e altoatesino, continua a far discutere. Hannes Prinoth dell’Alpenroyal - uno degli hotel più prestigiosi della val Gardena - ha provato a salire con la sua Tesla e, con sorpresa, ha scoperto che ci sono stati (molti) più affari del previsto (nonostante le lamentele dei gestori) ma anche «zero controlli».

«Mercoledi verso le 9.45 sono salito a passo Sella con la mia vettura elettrica. Mi ero assicurato il pass con la App Openmove. Ci sono salito per capire come fosse stata organizzata l’iniziativa. Arrivato al bivio Passo Sella-Passo Gardena, dopo l‘ ex Hotel Miramonti, ha trovato due strade. La prima con l’indicazione del controllo d’accesso al passo. La seconda con il personale Idm a dare informazioni per la distribuzione del pass cartaceo (in teoria fino al raggiungimento delle 200 auto l’ora). Ho preso la strada del controllo visto che mi ero già organizzato con la App. Ben presto mi sono reso conto che non ci sono controlli e tantissime auto salgono senza badare alle limitazioni. Arrivato a Passo Sella ho visto il solito caos. Auto parcheggiate a sinistra e a destra in modo disordinato. Bus che fanno scendere 50 persone alla volta: positiva senz’altro quest’ultima cosa. Pensavo di fare colazione al bar però ho trovato tantissima gente. C’erano code per avere un cappuccino. Gente, gente e ancora gente dappertutto. Nessun calo degli affari del 40 per cento come ipotizzato dai gestori». Prinoth nel rientrare a Selva ha deciso di chiedere lumi e ha avuto una risposta quantomeno sorprendente. «Poco dopo, al bivio Gardena/Sella dopo l’ex Miramonti, ho chiesto informazioni al personale Idm sui mancati controlli. Ebbene, gli addetti hanno alzato le braccia spiegando che loro i controlli non li possono fare e che non c’è la polizia. Qualche controllo ci sarebbe, invece, solo sul versante trentino. O le cose si organizzano bene, con i dovuti controlli e le limitazioni annunciate (200 auto l’ora), oppure è meglio lasciar stare. Personalmente non trovo neanche corretto verso i gestori che operano a Passo Sella che questa iniziativa venga promossa solo qui e non anche a Passo Gardena».

Sui controlli resta da capire se si sia trattato di un fatto episodico o se sia la regola. Sulla presunta guerra di cifre è intervenuto anche ieri l’assessore trentino Mauro Gilmozzi confermando che gli accessi sono in linea con quelli dell’anno scorso, seppur più spalmati nel corso della giornata.













Scuola & Ricerca

In primo piano