L’addio di Santini: «Berlusconi molli la Lega»

Lo storico giornalistica trentino lascia la politica: «L’uomo giusto? E’ Monti»



TRENTO. «Berlusconi oggi non appoggia Monti solo per andare dietro alla Lega, dimenticando che il premier ha salvato la faccia degli italiani e la sua». Così il senatore trentino del Pdl Giacomo Santini, nell’annunciare che non si candiderà alle politiche del 2013. L’uomo giusto per continuare a guidare il Governo è dunque a suo parere Monti «almeno per un anno o due - ha affermato Santini - e Lorenzo Dellai ha fatto una scelta coerente nel mettersi all’interno della coalizione».

Una coalizione che secondo il senatore trentino potrebbe vedere al suo interno anche il Pdl e l’Udc di Casini. Un partito, il Pdl, che secondo Santini è stato «una nascita scellerata, anzi - ha sottolineato - non è mai nato, perché privo di un’anima comune, tra il tradizionale partito di An e il movimento che fino ad allora era stato Forza Italia». Un partito da cui prende le distanze anche a livello locale, «vista la lotta muscolare che ha dato come risultato il prevalere dell’area più radicale, quella vicina ad Alemanno».

Santini inoltre esprime il suo dissenso «per il falso concetto di garantismo nel campo della giustizia che ha sempre ispirato la mia parte politica. Durante le due legislature al Parlamento europeo non me ne ero reso conto nella stessa misura. perchè lì si lavora sui contenuti, impegnandosi di persona. A Roma invece poi l’esperienza è stata frustrante, perché ogni scelta viene presa dal partito». Giornalista Rai per vent’anni prima di prestarsi alla politica, Santini ora ha 72 anni. Dice che lascerà, intanto confessa: «C’è chi a Roma mi ha chiesto di ricandidarmi al Senato tra quelli che come me intendono la politica come servizio».













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