L’addio a Bruno e il ricordo del “gigante buono” di Sternigo

Baselga di piné. Sul capitello della Madonna nella frazione di Sternigo quest’anno mancano le lucette di Natale. Manca la gioia, manca una persona. Ad occuparsi dell’edicola sacra, curandola...



Baselga di piné. Sul capitello della Madonna nella frazione di Sternigo quest’anno mancano le lucette di Natale. Manca la gioia, manca una persona. Ad occuparsi dell’edicola sacra, curandola costantemente, era Bruno Ioriatti. Il “gigante buono”, come l’ha definito qualcuno in questi giorni, si è spento all’età di 75 anni, altra vittima di questo terribile virus. Una scomparsa tanto improvvisa quanto dolorosa, che ha lasciato attonito l’intero altopiano. Perché Bruno era un uomo molto conosciuto ed apprezzato, affidabile ed instancabile, che con grande umiltà e voglia di fare si dedicava alla piccola comunità di Sternigo.

Pensionato, dopo anni trascorsi a Bronzolo, era tornato a Piné con la famiglia. Qui si è sempre prodigato sia per le singole persone, sia per le varie iniziative: pronto sia a dare una spinta sia a trainare, attento ai bisogni ed alle richieste. Tra le anime della Sagra di Santa Giuliana, si occupava anche dell’organizzazione delle serate “Poesie sotto i portici”, delle uscite e delle gite che sovente venivano svolte. Cantore del coro parrocchiale “Santa Giuliana”, si occupava della chiesa della frazione ed anche dei lavoretti di sistemazione e di manutenzione in paese. Ogni sagra, ogni gita, ogni serata od evento a Sternigo veniva immortalato dalla sua macchina fotografica. Amico fraterno di don Giovanni Avi, era anche membro del Consiglio pastorale di Baselga.

Nei giorni precedenti don Giovanni, gli amici e tutta la frazione aveva pregato per lui. Ed ora si stringe alla moglie Rita, ai figli Matteo e Luca, ai nipoti. Nel corso della cerimonia funebre celebrata da don Stefano insieme a don Carlo e don Giovanni, quest’ultimo ne ha tracciato un commosso e fraterno ricordo a nome della comunità di Sternigo, sottolineando come Bruno abbia sempre avuto a cuore la vita ed il bene del paese, ma senza imporsi, in modo servizievole e disinteressato. Sempre con il sorriso sulle labbra e il rispetto profondo per tutti.

In questo momento storico, fatto di distanze, la sua comunità ha voluto mandare un ringraziamento e un ricordo. «In molti dei nostri paesi resiste ancora un forte senso di comunità perché ci sono persone che contribuiscono a mantenerlo vivo - scrivono da Sternigo -. Persone generose che mettono a disposizione la loro volontà, tempo ed impegno per il bene del paese. Bruno era una di queste, sempre disponibile, attivo, entusiasta in ogni iniziativa, grande e piccola. Il Covid lo ha portato via in una maniera disumana, in solitudine, senza poterlo salutare e senza il conforto dei famigliari. Sternigo non potrà dimenticarlo. Il suo carattere altruista, rispettoso e collaborativo rimarrà nel ricordo delle tante persone che ha aiutato, come un esempio positivo da seguire. Non vogliamo dimenticarlo». E non lo faranno. Appena possibile organizzeranno qualcosa per lui, con il coro e i suo amati canti. Per intonare ancora insieme Amici miei. E Bruno da lassù sorriderà. M.C.













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