TRENTO. La maggioranza torna alla carica con Walter Kaswalder come candidato unico per la presidenza del Consiglio provinciale. Se la strategia iniziale dell’avanzata frontale si è rivelata perdente, adesso il presidente della Provincia proverà con la strada delle trattative. Da moderato qual è ha pensato bene di seguire l’esempio di Giulio Andreotti e della sua politica dei due forni. Così adesso sta pensando di far passare il candidato Kaswalder in forza di un accordo con una o più forze dell’opposizione. I primi indiziati sono quelli del Movimento 5 Stelle. da offrire Fugatti ha la poltrona di vicepresidente. Già al primo round c’era qualcuno che aveva ipotizzato un accordo tra maggioranza e 5 Stelle con Degasperi destinato alla vicepresidenza. Anche questa volta in molti hanno pensato che questa potesse essere la strada più facile, del resto Lega e 5 Stelle a Roma governano insieme. Quindi quale maniera più facile per issare di peso Kaswalder sulla poltrona più alta del Consiglio provinciale? Già solo che i grillini fanno notare che Trento non è Roma e che intendono fare opposizione a tutto campo. Alex Marini, poi, sembra essere un grillino duro e puro. Quindi potrebbe essere difficile passare dalle parti dei 5 Stelle. A questo punto Fugatti, secondo i bene informati, starebbe pesando al piano B, ovvero al secondo forno. Di primo acchito sembrerebbe un’ipotesi ardita, ma pensandoci bene potrebbe essere l’uovo di Colombo, ovvero coinvolgere Futura 2018. Secondo questa ipotesi, Fugatti potrebbe convincere Ghezzi offrendo il posto di vicepresidente a Lucia Coppola. Del resto, la storica esponente della sinistra, prima, e dei Verdi poi ha già fatto la presidente del Consiglio comunale, e quindi ha un profilo istituzionale, e, cosa da non sottovalutare, è donna. Quindi la sua elezione al secondo scranno del Consiglio sarebbe anche un omaggio alle pari opportunità. Anche lo stesso Ghezzi ha detto che la scelta della Coppola sarebbe stata la dimostrazione di un cambio di passo.

Quindi l’offerta di una poltrona all’esponente di Futura potrebbe sboccare la situazione e mettere allo stesso tempo il Pd in un angolo. Quello che era stato il primo partito del Trentino, infatti, è fermo sul no a Kaswalder, però chiede la vicepresidenza per Alessandro Olivi, in omaggio alla logica secondo la quale il principale partito dell’opposizione debba avere un riconoscimento. Però le vecchie logiche potrebbero non trovare conferma con il nuovo corso Lega-Cespugli. C’è da vedere se Futura troverà il coraggio di votare per Kaswalder..