Itea «salva»: maxi-sconto da 4,5 milioni

Approvato in commissione l’emendamento che la parifica agli Iacp. Daldoss: «Dietrofront scongiurato, potrà restare spa»


di Chiara Bert


TRENTO. Rincorso per due anni, arriva in porto il maxi-sconto fiscale che salva Itea spa. In commissione bilancio al Senato (presieduta dal senatore trentino del Pd Giorgio Tonini) è passato ieri mattina, con il via libera del governo, l’emendamento alla legge di stabilità del Gruppo per le autonomie che riconosce i diritti degli Iacp (istituti autonomi case popolari) agli enti che hanno le stesse finalità sociali ma forma di società in house purché costituita entro il 31 dicembre 2013. Tra questi ci sono appunto l’Itea trentina, accanto ad analoghi istituti di Firenze e Milano. L’ultima parola spetterà al parlamento, ma lo scoglio era ottenere il sì del governo.

Attualmente Itea versa quasi 10 milioni di euro di euro di tasse, la maggior parte - per via del regime di spa - di Ires (l’imposta sul reddito delle società), e poi Irap e Imis sugli immobili. Una situazione fiscale ormai insostenibile, tanto che la Provincia stava da tempo progettando un dietrofront, ovvero far ritornare l’Itea pubblica, nell’alveo della Provincia. Un ritorno al passato che avrebbe comportato però la necessità di ricollocare una quarantina di dipendenti assunti dalla società dopo la privatizzazione del 2005 e che per legge non possono essere riassorbiti nella pubblica amministrazione senza concorso.

Ipotesi a questo punto scongiurata. «Mi tolgo un peso», confessa l’assessore Carlo Daldoss, «tornare indietro non era banale». Con il regime fiscale degli Iacp Itea avrà un risparmio di 4,5 milioni, vedrà dunque dimezzato il proprio carico fiscale. Tutto rimarrà com’è oggi, anche perché

Soddisfatti i senatori trentini che hanno lavorato all’obiettivo. «Dopo due anni di trattative siamo finalmente riusciti a convincere il governo ad affrontare la penalizzante condizione in cui versano gli istituti come Itea che per ragioni di efficienza avevano optato per la forma giuridica della spa in house. Così si liberano risorse da destinare ai bisogni abitativi», ricorda Franco Panizza (Patt), che rende atto dell’impegno dei «nuovi amministratori di Itea» (leggi il presidente Salvatore Ghirardini, del Patt, ndr) che hanno ottenuto l’appoggio di Federcasa».

Il senatore Vittorio Fravezzi (Upt), membro della commissione bilancio, ricorda il lungo e delicato lavoro di sintesi svolto alla luce degli altri casi presenti in Italia che hanno sbloccato la situazione: «La nostra richiesta è stata assorbita da un emendamento della relatrice che ora è stato accolto dalla commissione». Itea spa è salva.

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