Italcementi, il parcheggio non si fa più

La Provincia: «Costa troppo». E adesso spunta l’ipotesi Motorizzazione: in quell’area 1.600 posti auto interrati


di Paolo Piffer


TRENTO. Sul futuro dell’area ex Italcementi alcuni punti sono senz’altro assodati ma almeno una parte, consistente, della partita potrebbe essere soggetta ad una rapida evoluzione. Con qualche novità non da poco. Terminata la bonifica è previsto che entro l’estate sia firmato il contratto definitivo di permuta che consegnerà alla Provincia l’area in cambio dell’ex Dogana alla Cooperazione. E se piazza Dante è intenzionata a realizzare in destra Adige polo scolastico e tecnologico la Cooperazione porterà dove adesso c’è il Centro sociale “Bruno”, una volta abbattuto l’immobile, il suo quartier generale completando lo “steccone” di via Segantini. Nell’accordo rientra anche il Rettorato di via Belenzani, di proprietà provinciale, che la Cooperazione potrebbe trasformare in sede di rappresentanza. Con il conseguente spostamento della “testa” universitaria a palazzo Sardagna dove sono in corso i lavori di trasferimento del “vecchio” Museo Tridentino nella nuova sede Muse all’ex Michelin, in sinistra Adige. Che il Rettorato si sposti in via Calepina è sempre meno un’ipotesi visto che anche la neo rettrice Daria de Pretis si sarebbe espressa favorevolmente per questa nuova prestigiosa sede. L’incognita è rappresentata da “Bruno” che all’ex Dogana sta da sette anni e non ha nessuna intenzione di sloggiare. E c’è da capirlo visto che è uno dei luoghi culturali e di socializzazione maggiormente apprezzati della città. Su parte dei circa 7 ettari che si espandono tra la montagna e il fiume, da Piedicastello a sud della Motorizzazione, sono invece in corso nuovi ragionamenti che partono da una certezza. Nell’ex cava alle spalle dell’Italcementi il Pum (Piano urbano della mobilità) prevede un grande parcheggio di attestamento con circa 3000 posti auto, più volte contestato dalla Circoscrizione Centro storico/Piedicastello. Con tutta probabilità non si farà, causa crisi. “Costa troppo”, sostengono autorevoli fonti provinciali. La riflessione che Comune e Provincia stanno mettendo sul tavolo è quindi un’altra, visto tra l’altro che di parcheggi c’è estremo bisogno. Già previsto che la Motorizzazione si sposti, l’ipotesi è che, in quell’area, di proprietà comunale, sia realizzato un parcheggio interrato intorno ai 1600 posti auto. Ma che anche la bretellina stradale che corre parallela all’Adige sia messa sottoterra collegandosi alla galleria Montevideo sulla Gardesana in modo da poter realizzare in superficie un centinaio di appartamenti con affaccio sul fiume per una valorizzazione della zona e, finalmente, del tanto invocato rapporto tra l’Adige e la città, o almeno una sua parte. Considerando poi che è già prevista una passerella ciclopedonale che attraversi il corso d’acqua in asse con via Verdi. Se tutto questo verrà messo nero su bianco, entro l’estate il documento di indirizzo potrebbe approdare nella commissione urbanistica presieduta da Alberto Salizzoni per poi essere discusso dal consiglio comunale con la necessaria variante per opere pubbliche al Prg o un programma integrato di valenza urbanistica.













Scuola & Ricerca

In primo piano