«Isole di sicurezza e 30 all’ora»

Dopo lo sconquasso il sindaco Miorandi invita i dirigenti scolastici: lavoriamo insieme per le soluzioni


di Nicola Filippi


ROVERETO. «Tutte le scuole devono lavorare con l’amministrazione comunale per trovare soluzioni idonee tali da aumentare la sicurezza. Per alunni, insegnanti e familiari. E anche per gli automobilisti. Ci sono tante soluzioni, ma attorno alle scuole dobbiamo creare delle zone di sicurezza, le cosiddette isole ambientali». Il sindaco Andrea Miorandi risponde attraverso il Trentino ai dirigenti delle scuole elementari “Regina Elena” e del Cfp “Opera Armida Barelli”. Dopo lo sconquasso di mercoledì pomeriggio, provocato da un mezzo pesante, ora chiedono maggiore sicurezza, limitando il passaggio dei camion. Impossibile, visto che via Cavour e via Setaioli sono strade di collegamento da e per la Vallarsa. Ma aumentare le isole ambientali, come previste dal Pum, possono abbassare la soglia di rischio. Il sindaco Miorandi ci spiega come: «Attorno a queste isole, possiamo mettere in atto vari interventi: la riduzione della velocità, le vie d’uscita e di ritrovo più protette, il piedibus... Ma la mia domanda è questa: i dirigenti degli istituti scolastici sono disponibili a ragionare con noi per certi interventi? I genitori stessi sono disponibili a isolare dalle auto nel momento dell’entrata e dell’uscita dalla scuola alcune porzioni di via?»

Il sindaco Miorandi incalza: «Voglio fare un appello alla corresponsabilità. Tutti devono fare la loro parte. Non è sufficiente chiedere solo l’intervento pubblico. Serve una sinergia sul tema della sicurezza. Perché io so che un euro speso sul tema della sicurezza è un euro speso bene. Soprattutto dopo quello che è successo mercoledì».

Avanti con il Pum. Lo assicura il primo cittadino. «Abbiamo già introdotto i trenta all’ora nei siti sensibili, il Pum ora definisce dei perimetri ben definiti in merito all’isola ambientale. Io ciclista, pedone, automobilista me ne devo rendere conto subito. Con i trenta all’ora, la sopraelevazione dei passaggi pedonali, una illuminazione diversa, un barrieramento della strada...»

Il Piano urbano della mobilità prevede di «gerarchizzare le nostre strade - continua Miorandi - non è che una strada vale un’altra. Via verona ha una difficoltà oggettiva differente da via Benacense o la statale 12. Il Pum isola i quartieri, li mette in protezione. Significa assumere maggiore vivibilità, creare sicurezza, così i genitori sono più tranquilli se il figli scende in strada. Vogliamo aumentare il grado di sicurezza, non solo oggettivo ma anche quello percepito. Essere investiti a 30 all’ora è come cadere dal primo piano. Essere travolti a 50 all’ora è come piombare giù dal terzo piano. Ora chiedo solo coerenza», conclude il sindaco.

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