Iscrizioni alla Marcialonga: dal 2013 quote per i paesi

Ai nordici 4.000 pettorali, agli italiani 2.000, al «resto del mondo» 1.000 posti. Per le matricole obbligo di passare per un’agenzia: malumore tra gli albergatori


di Gilberto Bonani


FIEMME E FASSA. Lunga la fila degli appassionati, stretta la pista e così la Marcialonga deve contingentare i concorrenti.

Ai nordici (norvegesi e svedesi) spettano quattro mila posti, agli sciatori nostrani circa due mila. Ai concorrenti di altra provenienza restano poco più di mille pettorali perché la granfondo di Fiemme e Fassa non può superare i sette mila concorrenti. «La Marcialonga – spiega il presidente Alfredo Weiss – è un evento molto partecipato ma la configurazione delle due valli e lo spazio riservato alla pista non permettono di accogliere un numero maggiore di concorrenti. Già con l’attuale limite l’ultimo concorrente parte dalla piana di Moena alle dieci del mattino». Certo, i responsabili della Marcialonga potrebbero far crescere i partecipanti ma a scapito della qualità. Gli ultimi concorrenti però si troverebbero ad affrontare la lunga pista in condizioni ben diverse da quelle percorse dai primi atleti.

C’è poi una seconda novità che ha creato qualche allarme tra gli albergatori fassani. L’iscrizione degli atleti nordici, che non hanno partecipato all’ultima edizione della Marcialonga, sarà possibile solo tramite otto agenzie turistiche. Per tutti gli altri invece si può prenotare direttamente o appoggiarsi a una agenzia viaggi. «L’organizzazione della Marcialonga – spiega Alfredo Weiss - ha seri problemi a selezionare i partecipanti alla gara. Non si tratta soltanto di accogliere l’iscrizione di sette mila concorrenti ma abbiamo la necessità di distribuirli nei vari gruppi secondo il personale punteggio sportivo. Per questo, e parlo solo del contingente “nordico”, che non ha partecipato alla Marcialonga 2011, i partecipanti dovranno passare tramite le otto agenzie incaricate. Per il 2014 anche le Apt di Fiemme e Fassa saranno abilitate a svolgere questo ruolo. In questo modo possiamo contare su una griglia di partenza già abbozzata».

Il timore, per gli albergatori delle due valli è quello di perdere clienti, specialmente in un periodo di crisi dove la presenza invernale, dati di quest’anno, sono in calo. Poi ci sono riserve nel dover trattare con agenzie viaggi che puntano al ribasso. «La Vasaloppet ha totalizzato in due giorni 14 mila iscrizioni. Ci sono quindi problemi a gestire picchi di adesioni così elevati. La Marcialonga, fortunatamente, fa parte degli eventi sportivi che conoscono un crescente gradimento ma dobbiamo essere in grado di selezionare i concorrenti. Dire di no, per un organizzatore, è sempre difficile ma per noi diventa irrinunciabile per assicurare la qualità che ci caratterizza».

Appena conclusa la Marcialonga cycling in programma il 27 maggio (già due mila iscritti), la direzione della Marcialonga sarà impegnata a comporre l’ordine di partenza della granfondo che si svolgerà nell’ultima domenica di gennaio.

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