«Io, franco tiratore contro Andreatta»

Uez (Patt) : «Non ho votato la delibera sul personale Il sindaco non ascolta, in un anno si è fatto troppo poco»


di Chiara Bert


TRENTO. «No, la delibera sul personale non l’ho votata». Va detto che Tiziano Uez, professione assicuratore e consigliere comunale del Patt dal 2015, non prova neanche a negare di essere lui uno dei quattro franchi tiratori che martedì sera hanno affossato la delibera sulla riorganizzazione del personale del Comune, e impallinato così, per l’ennesima volta, il sindaco Andreatta e la sua giunta.

Uez, perché non ha votato la delibera?

Ci sono aspetti su cui non sono d’accordo.

Il sindaco ha detto che erano stati fatti diversi passaggi in maggioranza e nessuno ha avuto da obiettare.

Le cose erano già state decise a dicembre, dopo sei mesi la delibera è tornata in aula e sono state cambiate tre virgole. Ma le sembra possibile? Io le mie perplessità le ho fatte presente più di una volta.

Andreatta vi ha definiti «traditori senza volto» e ha parlato di un «atto irresponsabile e vile».

Io lo dico che la delibera non l’ho votata e vorrei che tutti giocassero a carte scoperte. Gli altri tre componenti del mio partito hanno votato a favore, così almeno mi hanno detto. Sa, noi non ci scambiamo i bigliettini del voto come fanno quelli del Pd... E comunque io non voto contro per principio, non sono solo io il franco tiratore. L’ultima volta che la maggioranza è andata sotto io in aula non c’ero proprio, ero in ospedale.

Come si va avanti con pezzi di maggioranza che una volta su tre votano contro la giunta?

Le dico cosa farei se io fossi il sindaco. Smetterei di fare l’accentratore e voler fare tutto da solo, ascolterei le idee di tutti e alla fine deciderei.

Andreatta non ascolta?

Io certe cose le dico da un anno e al sindaco ho spiegato che su certi argomenti, i nostri cavalli di battaglia in campagna elettorale, noi del Patt non molleremo.

Quali sono?

Proprio oggi ho presentato un’interrogazione sul degrado in città. Secondo il sindaco Trento sarebbe una città pulita? Ma che figura abbiamo fatto con gli ospiti del Festival dell’economia? Abbiamo permesso agli imbrattatori di danneggiare quasi tutti gli immobili e non si vede un dipendente comunale a togliere le scritte. Non c’è angolo senza un sacchetto di rifiuti.

Sembrano le critiche di un consigliere di opposizione, non trova?

Io su certi temi non derogo. Mi dica, cosa si è fatto per l’ecomostro di via Brennero? E poi la sicurezza. Ho proposto di installare dei defibrillatori nei punti più frequentati della città, il sindaco aveva promesso una risposta entro il 9 giugno. Niente. Costerebbero 15 mila euro, i capigruppo hanno deciso che se ne spenderanno 70 mila per le riprese televisive del consiglio. A me sembra che non si vuole fare.

Una cosa buona che ha fatto questa amministrazione?

Non so, me la dica lei. Vede qualcosa di innovativo? Io no. Per fortuna c’è stato Dellai che ha inventato il Festival dell’economia. Il sindaco dice che ha fatto tanto? Evidentemente io ero abituato con Goio e Dellai.

Andreatta è il sindaco che avete scelto come coalizione e che è stato votato dai cittadini. Non basta?

Io Andreatta non lo conoscevo e non mi aveva mai rivolto la parola fino a che non gli ho chiesto un appuntamento. Le sembra normale?

Gli altri consiglieri del Patt vogliono le cose che chiede lei o anche un rimpasto di giunta, come vuole l’Upt?

Guardi, a me non interessa chi c’è in giunta, mi interessa solo che chi si è preso un impegno mantenga le promesse che ha fatto. E in questo anno si è fatto troppo poco. Io sono stato in consiglio comunale dall’’85 al ’95 e l’unica cosa che ho preso sono stati tre incarichi gratuiti come revisore dei conti. Oggi sono il secondo degli eletti del Patt e non sono né assessore né capogruppo, per farle capire...

Cosa potrebbe cambiare?

Io sono un ottimista, spero che certe cose il sindaco le abbia finalmente capite. Qui bisogna cambiare marcia.

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