SANITà

Influenza, via all’epidemia ma il picco sarà a fine gennaio

Previsti circa 50 mila trentini ammalati, finora tanti contagi tra i bambini



TRENTO. Il piccolo arriverà a fine gennaio, ma l’epidemia di influenza anche in Trentino è entrata nel vivo. Secondo il monitoraggio “Influ-net” - che viene effettuato con la collaborazione dei medici di base - durante la scorsa settimana l’incidenza in Trentino sarebbe addirittura superiore alla media, in particolare per quanto riguarda i bambini tra zero e quattro anni, con 19 casi segnalati su 1.000 pazienti. Ma si tratta di un dato da prendere con le pinze visti i numeri ancora ridotti (in particolare in provincia di Trento parliamo di un campione di 32 bambini). Di certo c’è che l’azienda sanitaria si aspetta che fra dicembre e metà febbraio, quando l’epidemia dovrebbe terminare i suoi effetti, saranno circa 50 mila il trentini messi a letto dall’influenza, pari a circa il 10 per cento della popolazione. E pare che la paura per il ritiro di alcuni vaccini non abbia spaventato gli anziani (considerati la categoria più a rischio) che hanno fatto ricorso al vaccino in percentuali simili a quelle dell’anno scorso: «Potremo tirare le somme solamente tra qualche settimana - spiega il dottor Valter Carraro, dell’ufficio Igiene e sanità pubblica dell’azienda sanitaria - ma le dosi di vaccino distribuite (e richieste dai medici per somministrarle ai pazienti) ci indicano che non c’è stato in Trentino un effetto negativo sulle vaccinazioni anti influenzali, come si è verificato in altre aree italiane».

Se dovessero essere confermati i dati dell’anno scorso i vaccinati risulteranno circa 78 mila, pari al 15 per cento circa della popolazione totale. Ma prendendo in considerazione la fascia oltre i 65 anni la percentuale sale al 58 per cento: «Una percentuale in linea con la media nazionale» spiega Carraro, che ribadisce l’invito dell’Azienda sanitaria a sottoporsi alle vaccinazioni (anche se ormai l’appello vale per l’anno prossimo) e a prendere tutti gli accorgimenti per limitare l’eventuale contagio. E’ chiaro che le probabilità di venire a contatto con il virus influenzale è inversamente proporzionale al numero di persone che si sottopongono al vaccino.

I sintomi sono gli stessi ogni anno: febbre alta, dolori muscolari, malessere generale, mal di testa, con la necessità di una settimana di riposo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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