Industria: la Whirlpool annuncia 6,7 milioni di investimenti, anche nell'impianto di Trento

La Whirlpool ha annunciato 6,7 milioni di investimenti nel triennio 2010-2012, confermando i livelli occupazionali e produttivi nello stabilimento di Spini



TRENTO. La Whirlpool ha annunciato 6,7 milioni di investimenti nel triennio 2010-2012, confermando i livelli occupazionali e produttivi nello stabilimento di Spini di Gardolo. Annunciata poi una riorganizzazione per rendere più efficienti le linee e far fronte alla crisi del mercato e alla concorrenza dell'Asia.

Il piano - viene detto in una nota della Cgil del Trentino - conferma gli attuali livelli di produzione (una media di 535mila pezzi annui nel triennio) e una prima quota di investimenti pari a due milioni di euro già nel 2010 a cui seguiranno 1,9 milioni nel 2011 e 2,8 milioni nel 2012 con la previsione di introdurre innovazioni di prodotto anche a Trento. I livelli occupazionali attuali - circa 575 lavoratori di cui 400 impegnati direttamente in produzione - non vengono toccati dal piano.

Tutto ciò avviene - viene detto in una nota Cgil - mentre molti grandi gruppi proseguono in politiche di delocalizzazione (è il caso di Elettrolux e Indesit) verso i paesi dell'Est europeo a più basso costo del lavoro, per restare competitivi nei confronti dei prodotti provenienti dall'Asia. Va poi ricordato che il gruppo Whirlpool in questa fase, anche a causa della crisi economica in atto, non sta registrando aumenti delle proprie vendite.

La proposta dei vertici Whirlpool è di concentrare le linee di montaggio che passerebbero da otto a cinque, producendo tre tipologie di modelli: il frigo non da incasso, quello da sottotavola e infine quello da incasso.

Le prime due tipologie saranno montate lungo tre linee che lavoreranno a giornata, come sta accadendo oggi. La terza, in virtù della ridotta stagionalità del suo mercato, dovrebbe essere prodotta su due linee organizzate con due turni di lavoro. Le linee a turno dovrebbero coinvolgere circa 120 lavoratori. Verranno ridotti o eliminati i magazzini iniziali, finali ed intermedi lungo le linee, che adotteranno un sistema a flusso.













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