il caso

Indagato trasferito a Cassa del Trentino

Michele Rizzi lavorava in comune a Moena ed è accusato di corruzione propria e abuso d'ufficio



TRENTO. In molti si sono stupiti quando lo hanno visto Michele Rizzi negli uffici di Cassa del Trentino. L’ex responsabile dei servizi finanziari del Comune di Moena è stato spostato nella società controllata dalla Provincia e si occupa di contributi. E fin qui niente di strano. Ma quello che ha colpito molti è il fatto che Rizzi è finito sul registro degli indagati per corruzione propria, rivelazione del segreto d’ufficio e abuso d’ufficio.

Secondo l’accusa, avrebbe fatto vincere un concorso pubblico a una donna per un posto di collaboratore contabile al Comune di Moena in cambio dell'utilizzo gratuito di un appartamento di proprietà del marito della signora. La Procura ha inviato ai due l'avviso di conclusione delle indagini. Le difese, sostenute dagli avvocati Paolo Demattè per Rizzi e Elena Ranieri e Giuseppe Ghezzer per la donna, adesso dovranno valutare appieno tutti gli elementi raccolti dalla Procura prima di decidere la strategia.

Rizzi ha sempre detto di aver agito in buona fede e senza aver avuto vantaggi. Quello che è sicuro è che le accuse sono da far tremare i polsi. In caso di condanna, i due difficilmente potranno conservare il posto di lavoro. L'inchiesta parte da una segnalazione della stessa commissione d'esame.

Secondo l'accusa, Rizzi avrebbe aiutato la donna a vincere il concorso. Il reato di rivelazione di segreto d'ufficio viene ipotizzato perché Rizzi si sarebbe procurato le tracce delle prove scritte e le domande delle prove orali e le avrebbe fornite alla concorrente per favorirla. Infine, il reato di abuso d'ufficio, viene ipotizzato solo per Rizzi perché avrebbe dovuto astenersi dal partecipare alla commissione d'esame e in questo modo avrebbe favorito la donna facendole vincere il concorso per un posto pubblico con uno stipendio lordo annuo di 33.641 euro.













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