lo studio

In Trentino una casa su tre è sfitta

Ricerca della rete di agenzie «SoloAffitti». Nel capoluogo sono duemila gli alloggi lasciati liberi da più di due anni



TRENTO. In Trentino più di una casa su tre è sfitta. Lo dicono i dati Istat elaborati dalla catena di agenzie immobiliari SoloAffitti spèecializzate appunto in locazioni. Il fenomeno della case sfitte, acuito anche dal momento di incertezza e dal debole mercato immobiliare, era già stato messo in rilievo dai dati del Servizio Tributi del Comune di Trento che mostravano come nel capoluogo sono circa 2 mila gli alloggi sfitti e liberi da almeno due anni. Secondo una stima della Provincia alle duemila case sfitte vanno aggiunte quelle tenute a disposizione per la famiglia o il figlio che sono altri 5.600 circa. In questi ultimi due anni il numero delle case libere è lievemente diminuito anche grazie alla tassazione più favorevole con la cedolare secca al 21 per cento e il canone concordato al 10 per cento di imposte. Ma con la crisi che non accenna a passare molti non si fidano e aspettano ad affittare. Aspettano di trovare inquilini considerati affidabili. E chi un inquilino affidabile ce l’ha è disposto anche a tenerselo stretto praticando sconti.

Un’altra ricerca di Solo Affitti ha chiarito come sempre più case in affitto siano adibite ad abitazione principale (80% del totale) a Trento dove i locatari restano più tempo che altrove nello stesso appartamento: 48 mesi, quasi il doppio dei 27,4 della media italiana. Nel 2015 poi i canoni di locazione erano in calo dell'1,2% medio. Questo proprio perché i proprietari, pur di tenersi gli inquilini che pagano ogni mese, sono disposti a ridurre l’affitto.

A Trento l’affitto medio mensile è di 541 euro, più dei 516 della media nazionale. Trento è uno dei capoluoghi di regione dove si utilizzano di più i contratti d'affitto liberi 4+4 anni (50%) e meno quelli a canone concordato (40%).

In Trentino Alto Adige più di un’abitazione su quattro è vuota (9° posto nazionale con il 27,19% per 156.771 case in totale) con una concentrazione maggiore in provincia di Trento (36,87% e 128.531 case vuote) rispetto a Bolzano (12,39% e 28.240 case).

«Facciamo in modo che – commenta Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – questo grande patrimonio immobiliare a disposizione in Italia possa soddisfare il fabbisogno abitativo e faccia rivivere i piccoli e medi centri storici del nostro Paese. Occorre un progetto governativo chiaro sulla casa e sulle locazioni attraverso agevolazioni fiscali per proprietari e inquilini, come avviene in tanti altri Paesi europei. Un buon passo in questa direzione è la tassazione fissa al 21% della cedolare secca per i contratti a canone libero e al 10% per i contratti a canone concordato. Occorre, tuttavia, far conoscere di più queste agevolazioni e spingere le amministrazioni comunali a convocare le associazioni di proprietari e inquilini per rinnovare gli accordi sui canoni di locazione».

Sul piano locale il presidente della organizzazione degli agenti immobiliari Fimaa Severino Rigotti aggiunge che molte delle case libere sono quelle destinate al mercato turistico: «Molte case libere si trovano nelle valli e sono destinate al mercato turistico. Molte altre sono libere perché a disposizione di famiglie che si sono trasferite o in città o in altre regioni d’Italia. Ma a Trento noi fatichiamo molto a trovare case in affitto per studenti. Quindi il fenomeno ha più facce. Il fenomeno del nero, grazie alla tassazione agevolata sembra essersi ridotto. Ormai non conviene più rischiare».













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