L’annuncio di Rossi in risposta all’interrogazione della Lega: «Ma niente pc personali per la sicurezza»

In ospedale pazienti connessi a internet

Trento: a settembre l'Azienda sperimenterà il collegamento per i lungodegenti



TRENTO. I pazienti lungodegenti potrebbero avere a breve la possibilità di utilizzare la rete per potersi collegare con Internet e rendere meno pesante la loro immobilità in ospedale. Lo annuncia l'assessore alla sanità provinciale Ugo Rossi, rispondendo ad un'interrogazione firmata dai consiglieri della Lega Nord presentata lo scorso gennaio. Nella richiesta, i sei consiglieri leghisti, interrogavano il presidente del consiglio e, di conseguenza, l'assessore competente se fosse possibile introdurre l'adsl negli ospedali, per lo meno per i pazienti lungodegenti. In questo modo i ricoverati potrebbero essere collegati con l'esterno e trovare nello stesso tempo uno svago. Rossi risponde che «il collegamento gratuito ad internet verrà testato per sei mesi attraverso una decina di strumenti e dispositivi forniti dall'Azienda sanitaria ai pazienti».
Non sarà possibile invece, precisa l'assessore, la connessione alla rete attraverso i pc personali, per ragioni di sicurezza dei dati sanitari e per la possibilità di introdurre virus informatici o violare le banche dati sanitarie.
«Il servizio non è quindi attualmente disponibile - continua Rossi - in maniera generalizzata e solo al termine della sperimentazione (orientativamente a settembre 2011), quando saranno disponibili i dati di reale utilizzo, sostenibilità e benefici, sarà presa dall'Azienda sanitaria la decisione se attivare o meno questa funzionalità».
Per quanto riguarda inoltre la richiesta degli interroganti, a proposito dell'installazione dell'adsl attraverso cui accedere al collegamento, Rossi specifica che ogni presidio ospedaliero ha una rete locale di connessione a internet, ma visto i motivi di cui sopra di sicurezza, i pazienti non potranno usufruirne.

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