TRENTO. L'avventura in moto di un gruppo di centauri trentini, che partendo da Trento sono arrivati fino in fondo all'Africa, a Città del Capo - attraversando 14 Paesi in due mesi - è diventata un libro i cui proventi andranno all'Associazione “Oskar for Langtang”, che aiuta il popolo nepalese. Il libro, dal titolo “Obiettivo Cape Town”, è opera di Rosario Sala, Francesca Mosna, Daniela Paoli e William Carozza, con la collaborazione di Gilberto Trentini.

«Per il momento viene venduto direttamente da noi - dice Sala - ma stiamo cercando dei canali di diffusione. Non abbiamo una casa editrice, una scelta fatta di proposito, per incassare più fondi per il progetto. L'obiettivo è di arrivare a 20 mila euro». Sarà l'associazione sorta in memoria di Oskar Piazza ad indicare come tradurre quella somma in opere concrete, come avvenuto per le spedizioni precedenti. È quasi sicuro che il denaro si utilizzerà per la ristrutturazione di una scuola, in Tibet.

Il gruppo di motociclisti fa parte dell'associazione “A ciodo adventure” ed è composto – continua Sala – «da alcuni amici, sei, con la passione per i lunghi viaggi in moto. Ne abbiamo già fatti due: in Sud America e Africa. Il prossimo è in programma per il 2017, quando raggiungeremo Hanoi, in Vietnam, passando per il Nepal per verificare di persona l'attuazione del progetto».

Centauri accomunati dalla voglia di conoscere luoghi e persone, ma anche di aiutare le popolazioni bisognose incontrate durante il viaggio. «In passato abbiamo già raccolto 30 mila euro destinandoli ai frati francescani di Trento per la realizzazione di un piccolo villaggio in Tanzania, con pozzo e edificio per scuola e catechesi. Altri due progetti da 7.500 euro ciascuno erano stati sviluppati in Sud America: uno in Perù, per costruire piccoli depuratori con lo scopo di ricavare spazi verdi a Lima, e l'altro in Bolivia, ad Aiquile, per creare un sistema di raccolta d'acqua per i campesinos locali».

Il libro nasce «per ricordare due amici scomparsi l'anno scorso che avrebbero dovuto fare parte del prossimo viaggio: uno che lavorava per la Ce presso l'ambasciata italiana in Tanzania, Michele Piras, e uno di Volano, Ivan Tovazzi, che era stato con noi in Sud America. Un ricordo che si vuole rendere concreto, attraverso la beneficienza».

Nel libro l’“anima” del progetto viene illustrata molto bene. «L’idea di questa nuova avventura in moto - si legge - nasce a La Paz in Bolivia durante il precedente viaggio, che abbiamo fatto in Sud America alla fine del 2012. Solitamente, durante un viaggio, penso a dove vorrei andare la volta successiva, e, prima di partire per quell’avventura, l’intenzione era quella di andare nel 2015 in Mongolia. Invece, arrivati a La Paz, dopo aver percorso circa 6000 chilometri attraverso Ecuador, Perù e Bolivia, incontriamo Michele, un ragazzo di 36 anni originario di Trento, che lavorava presso l’ambasciata come rappresentante dell’Unione europea, con il quale avevo una corrispondenza via mail.

Ci ha ospitato per due giorni a casa sua, a La Paz. Un ragazzo semplice, sempre sorridente e pieno di vita. Appassionatissimo di moto, era a dir poco entusiasta di ospitarci e curioso di farsi raccontare tutti i particolari della nostra avventura. Durante il tempo trascorso insieme, Michele mi ha detto che nell’aprile del 2013 l’avrebbero sicuramente trasferito. La sua massima aspirazione fra le mete proposte era la Tanzania. In quell’occasione, gli dissi “be’, se ti trasferiscono in Tanzania veniamo a trovarti, anzi, attraversiamo tutta l’Africa”. Michele fu subito felice di quest’idea, tanto da sbilanciarsi nel dire “allora mi prenderò ferie, una moto, e, quando sarete a Dar Er Salaam partiremo insieme per raggiungere in moto Città del Capo”. È così che tutto è iniziato».

Il libro sarà presentato sabato 31 ottobre, alle 11, a Pannone, in Val di Gresta, presso l’agriturismo Maso Naranch.