In arrivo un migliaio di baby sitter per aiutare i genitori che lavorano 

L’assistente materna domiciliare. Segnana: «Più di 200 le organizzazioni con operatori professionali accreditate con i buoni di servizio» Presto dalla Provincia delle linee guida per l’accesso, che si baserà sui parametri Icef. Interessata la fascia d’età che va dai 3 mesi ai 14 anni


Luca Marognoli


Trento. Sono in arrivo un migliaio di “baby sitter” pagate dalla Provincia in soccorso delle famiglie trentine con bimbi rimasti “orfani” delle maestre di nidi, scuole materne ed elementari. Lo annuncia l’assessore Stefania Segnana, le cui competenze riguardano la salute, ma anche le politiche sociali, la disabilità e la famiglia. Una risposta sollecitata a gran voce dalle centinaia di genitori che non sanno come uscire da una situazione che si fa di giorno in giorno più complicata, dovendo tornare al lavoro dopo avere esaurito il congedo speciale di due settimane concesso dallo Stato e in molti casi anche le ferie di un intero anno. «Stiamo lavorando sull'attivazione di servizi domiciliari a favore della famiglia», ha detto Segnana nella conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza Covid. «In vista della “fase 2” e della riapertura dei negozi e delle attività commerciali, si pone il problema dei bambini: molti ci chiedono a chi affidarli, visto che oltretutto è consigliabile non portarli dai nonni per evitare la trasmissione del virus alle persone più fragili. Intendiamo quindi riaprire i buoni di servizio e attivare una assistente materna domiciliare. Abbiamo più di 200 organizzazioni che sono accreditate con i buoni e hanno un migliaio di operatori con tutti i requisiti professionali. Ci saranno naturalmente delle linee guida e dei requisiti su base Icef che l'Azienda sanitaria dovrà definire per approntare questo servizio domiciliare e andare a supporto non solo di chi inizia a lavorare ma anche di quelle famiglie che hanno al loro interno dei ragazzi disabili che necessitano di un sostegno, anche per seguire le lezioni». Queste baby sitter si occuperanno di bimbi e ragazzini nella fascia d’età dai 3 mesi ai 14 anni, fanno sapere dalla Provincia. Resta da capire se ne avranno diritto tutti, anche le famiglie con Icef medio-alti, magari pagando di più il servizio e considerando che anch’esse hanno il medesimo problema della gestione dei bimbi in un contesto critico che non sembra offrire molte vie di uscita per essere affrontato: o con un aiuto domestico o con nuovi congedi.

I decessi ancora in gran parte

nelle case di riposo

Ancora pesante il bilancio di vite umane spezzate dal Coronavirus in un giorno: altre 12 vittime, 10 delle quali nelle Rsa, che portano il totale a 360. Tre i morti di Predazzo, tre di Mezzolombardo, uno di Storo, Rovereto, Rumo, Riva, Cavedine e Tre Ville. Le età vanno dai 97 ai 64 anni,

Quanto ai nuovi contagi, sono 86 (78 con tampone), dei quali 22 nelle Rsa, che raggiungono i 625 casi totali. A quota 1.611 le persone in isolamento domiciliare, 43 in meno rispetto al giorno precedente, 1.201 i guariti, con un aumento di 107. Numeri, questi ultimi, positivi, come pure quello delle persone in rianimazione: 43. Buona anche la percentuale di contagio rispetto ai tamponi (ieri 1.276), che si abbassa a 6,7.

Le “aperture” della

nuova ordinanza

Il governatore Maurizio Fugatti è tornato sull’ordinanza che consente da oggi di riaprire le cartolerie e i negozi di abbigliamento per bambini, precisando che i negozi con articoli misti potranno vendere solo queste merceologie. Tra le novità la possibilità di spostamento concessa a persone disabili e anziani con i loro accompagnatori nei pressi delle proprie abitazioni. Sulle numerose pressioni dei cittadini per allentare l’obbligo di rimanere a casa ha aperto: «Da qui al 4 maggio una riflessione andrà fatta. Con maggiore libertà il rischio di contagio cresce. Vedremo di mantenere un equilibrio».

In campo economico, oltre al plafond per gli investimenti ampliato a 500 milioni, Fugatti ha aggiunto: «Ragioniamo anche sul fondo perduto e credo che servirà una forte forma di semplificazione burocratica».













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