in fuga dalla guerra

In arrivo a Trento altri 53 profughi in fuga dall’Ucraina

A bordo di un pullman messo a disposizione gratis dal Consorzio autonoleggiatori. Il Comune attiva il Fondo di solidarietà per far fronte alle spese di accoglienza


Claudio Libera


TRENTO. Stanno tutti bene, per come si può stare dopo essere fuggiti dal proprio Paese in guerra. Sono stanchi, ma contenti di essere al sicuro, i 16 profughi ucraini arrivati ieri sera (27 febbraio) a Trento.

Oggi è attesa un’altra famiglia, nei prossimi giorni invece si aspettano altre 53 persone che arriveranno con un pullman messo a disposizione gratuitamente dal Cta, il Consorzio trentino autonoleggiatori. Il coordinamento Comune, Provincia, Protezione Civile e Cinformi per trovare alloggio per tutti. Il Servizio del Welfare comunale raccoglie fondi per sostenere le spese di ospitalità in Trentino.

Lo ha detto questa mattina l’assessora comunale alle politiche sociali Chiara Maule, aggiungendo che il Servizio Welfare del Comune e l’indirizzo mail dell’assessorato sono a disposizione per ogni richiesta di informazione.

Nel pomeriggio di oggi è previsto un incontro nazionale con la Protezione Civile al termine del quale si potranno conoscere indicativamente i numeri dei profughi che nel prossimo futuro potrebbero arrivare in Trentino. Il compito di coordinamento spetta alla Provincia, mentre il Comune da parte sua comunica che oltre ai 16 ospitati da ieri all’Ostello che ha ancora alcuni posti per fronte alle necessità immediate dei prossimi giorni. 

Inoltre, ha aggiunto l’assessora, “mentre le associazioni di volontariato presenti sul territorio si sono attivate per la raccolta di indumenti, medicinali, alimentari a lunga conservazione e denaro da inviare in Ucraina, il servizio Welfare del Comune raccoglie fondi tramite il Fondo di Solidarietà per sostenere le spese in merito all’ospitalità sul nostro territorio. Il Tavolo del Welfare fa da garante sull’effettivo utilizzo delle donazioni. Quindi al momento l’Ostello è una soluzione di passaggio in attesa di una sistemazione “definitiva” che potrà essere trovata in questi giorni, se non addirittura nelle prossime ore. 













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