Il video eccezionale sull’orso: Daniza allatta i suoi cuccioli

Le riprese in val Rendena. E ieri pomeriggio a San Lorenzo in Banale un papà col figlioletto si è trovato a tu per tu con un plantigrado e tre piccoli: chiesto l’intervento dei vigili del fuoco



TRENTO. L’orso trentino fa notizia due volte. La prima è per un video emozionante che mostra Daniza che allatta due cuccioli, la seconda per un allarme lanciato da un turista che assieme a suo figlio si è trovato a tu per tu con un’orsa (forse la stessa Daniza) e tre cuccioli. Per i due tanta paura ma nessuna conseguenza. E una storia in più da raccontare al ritorno dalle vacanze.

Ma andiamo con ordine e partiamo dalla riprese eseguite da Valter Calvetti e Elio Bonapace e che potete vedere sul sito del giornale (www.giornaletrentino.it). Le immagini raccontano un momento privato fra mamma orsa e i suoi cuccioli. Con lei che sceglie un posto in cui possa stendersi in maniera comoda per dare la possibilità ai piccoli di nutrirsi. Lo sfondo è offerto da un piccolo prato in mezzo agli alberi della val Rendena e il sottofondo delicato e dolce, è affidato al cinguettio degli uccellini. Una piccola poesia in immagini che dura poco più di un minuto. E si ha anche la sensazione che Daniza si renda conto di essere osservata visto che, mentre si stende, gira la testa proprio verso la telecamera. Ma se c’era qualcosa che la disturbava, viene subito dimenticato e mamma orsa si dedica interamente all’allattamento.

Il racconto bucolico dei plantigradi stride con la richiesta d’aiuto che è arrivata al 115, il numero di pronto intervento dei vigili del fuoco. A chiamare un turista che si trovava fra il centro sportivo di San Lorenzo in Banale e la località Molini. Stava facendo una passeggiata assieme al figlio quando, si è trovato davanti ad un’orsa e tre cuccioli. Un incontro ravvicinato che ha inizialmente spaventato i turisti, spingendoli a chiedere aiuto per capire come comportarsi. Dalla centrale di Trento l’allarme è arrivato in Banale e dopo pochi minuti accanto ai turisti c’erano i volontari del posto e i forestali. Degli animali, però, nessuna traccia. Gli orsi, infatti, si erano già allontanati sparendo nel bosco. Padre e figlio, alla fine, erano quasi entusiasti per quell’incontro che potranno raccontare agli amici.

Per quanto riguarda la «situazioni orsi», anche giugno è stato caratterizzato da un discreto numero di danni che hanno riguardato principalmente il patrimonio zootecnico (soprattutto in val Rendena e val di Sole) e quello apistico. Si è anche appurato che l’orso investito a Vezzano all’inizio del mese era M3, maschio di 4 anni. Era invece JJ5 l’orso morto a causa dell’anestesia durante le fasi di cattura a Monte Terlago lo scorso 12 giugno: aveva 6 anni, ed era uno dei due esemplari che ripetutamente avevano predato pollai e visitato cassonetti dei rifiuti anche nelle immediate vicinanze di case e centri abitati.

GUARDA IL VIDEO

E COMMENTA

www.giornaletrentino.it













Scuola & Ricerca

In primo piano