il terremoto

Il trentino Oskar Piazza disperso in Nepal

Il tecnico del Soccorso alpino ed esperto del Nucleo elicotteri di Trento fa parte di un gruppo di quattro alpinisti che non dà notizie da ieri sera: erano in spedizione nel villaggio di Langtag



TRENTO. Quattro speleologi italiani del Soccorso alpino, in spedizione nel villaggio di Langtang, travolto da un'enorme valanga, non danno notizie di sé da ieri sera: tra di loro il trentino Oskar Piazza. Lo si apprende dal fratello di uno di loro, Giuseppe Antonini, di Ancona. Roberto Antonini ha parlato con il fratello mezz'ora prima del sisma, poi non ha più saputo nulla.

Tre giorni fa l'ultima comunicazione di Piazza coi colleghi trentini della Protezione civile. La speranza che viene espressa è che si tratti «solo di problemi di comunicazione» in seguito ai terremoti. Per avere notizie di Piazza, la Provincia autonoma di Trento si sta muovendo anche con lo stesso presidente, Ugo Rossi, che tra gli altri si tiene informato attraverso la responsabile della centrale unica di emergenza, Luisa Zappini, in contatto con il Soccorso alpino, di cui Oskar Piazza fa parte. Proprio dal Nepal, verso mezzogiorno di oggi, è giunta una telefonata proveniente dal cellulare satellitare in dotazione al guppo di speleologi e diretta al telefonino di Luisa Zappini. Dall'altro capo del telefono - ha però spiegato Zappini - "ho udito la voce di una donna straniera e non sono riuscita a capire che cosa dicesse. Forse parlava un dialetto del posto".

L'angoscia della compagna, Luisa Zappini: leggi l'intervista

Giuseppe Pino Antonini, 53 anni, è specializzato in operazioni di grotta e forra. È direttore della Scuola forre del Soccorso alpino e tecnico di elisoccorso. «Con lui - ha detto il fratello Roberto - ci sono anche il medico speleologo Gigliola Mancinelli, Piazza e un altro ragazzo di Genova». La notizia è stata confermata dalla presidente del Soccorso Alpino delle Marche Paola Riccio.

Una colonna del soccorso alpino

Alpinista, ma soprattutto una colonna del soccorso alpino: ecco Oskar Piazza, 55 anni e una grandissima passione per la montagna. In queste immagini (tratte dal sito Montura) è impegnato in alcune spedizioni in montagna, ma anche a bordo dell'elicottero del 118 su cui vola abitualmente come tecnico

Oskar Piazza, della Scuola nazionale tecnici, è anche vice direttore della Scuola nazionale forre. Gigliola Mancinelli è un medico ma anche un tecnico speleologo. Del quarto membro della spedizione non si conosce ancora il nome.

«Giuseppe - ha detto ancora Roberto Antonini - ha un telefono satellitare, ma dopo la telefonata di ieri non è più raggiungibile». Lo speleologo, subito dopo la prima scossa, era riuscito anche a parlare con la compagna. Il gruppo di speleologi doveva esplorare le forre, ma ieri - dalle poche notizie che si hanno - non si era mossi dal villaggio perché il tempo era brutto.

In Nepal ci sono numerosi trentini, tra cui l'alpinista fassano Sebastiano Valentini che assieme a tre compagni di viaggio si stava preparando per affrontare gli 8.516 metri del Lhotse con la «Italy Lhotse Spedition 2015», e che hanno fatto sapere di stare tutti bene.













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