i preparativi

Il Trentino aspetta Renzi. A Tassullo

Visita in provincia prevista in aprile. Il centro noneso location perfetta: mix di agricoltura, impresa e innovazione



TRENTO. Se provate a chiedere in giro qualche conferma vi risponderanno un secco “no comment” che - in realtà - è la più classica delle conferme indirette. Salvo impegni istituzionali improvvisi, quindi, il premier Matteo Renzi visiterà la regione a inizio primavera, così come aveva promesso egli stesso ai presidenti di Trentino e Alto Adige al termine di uno dei tanti incontri romani delle scorse settimane. E lo farà, a quanto si vocifera in questi giorni, salendo in val di Non. A Tassullo, per la precisione. E perché proprio a Tassullo? I motivi che starebbero alla base della scelta sono vari ma tutti coerenti tra loro. Primo: la val di Non è storicamente una roccaforte autonomista, dunque il luogo ideale per una passerella mediatica del governatore Ugo Rossi in compagnia del premier più “smart” del momento in Europa. Secondo: Tassullo è la sede di una di quelle aziende “orgoglio nazionale” (la «Tassullo», appunto, leader nella produzione di materiali salubri in calce idraulica naturale) tanto care a Renzi per dare sostanza al suo mantra sull’Italia delle eccellenze. Terzo: le mele della val di Non, altro elemento di orgoglio provinciale e nazionale su cui è inutile dilungarsi. Ma c’è chi suggerisce pure una quarta ragione: la vicinanza (7 chilometri, meno di 10 minuti in auto) con le celle ipogee di Melinda a Segno di Taio, un sistema all'avanguardia, primo al mondo, per la conservazione delle mele sottoterra.

Insomma: gli ingredienti ci sono tutti e a Tassullo si stanno già muovendo per non essere colti impreparati qualora l’idea (perché al momento di questo si tratta) dovesse alla fine concretizzarsi. Del resto si sa che il premier Renzi ama stupire con scelte poco convenzionali (e poco istituzionali) nelle sue visite ufficiali. Come quando, nella sua prima uscita da primo ministro appena subentrato a Enrico Letta, visitò una scuola media nel trevigiano o come quando - nei giorni scorsi - ha deciso di partecipare al funerale dell’industriale Michele Ferrero (il papà della Nutella) ad Alba per elogiarne le straordinarie e illuminate qualità imprenditoriali.

Interpellato in proposito, il governatore Ugo Rossi preferisce glissare: «Tutto prematuro» - taglia corto. Ma dalla val di Non le voci sull’illustre visitatore giungono decisamente più dettagliate, a tal punto che si starebbe già pianificando una generica “scaletta” delle tante “meraviglie” nonese da esibire al primo ministro. E se poi Renzi non dovesse arrivare? Il rischio c’è, ma vale la pena di cullare il sogno: una pubblicità così, per la val di Non, non avrebbe prezzo.

(lu.pe.)

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