l’ordinazione

Il seminarista Alberto Bolognani sarà diacono della Chiesa di Trento

Il 26enne di Vigo Cavedine sarà ordinato dal vescovo Lauro Tisi domani, 8 dicembre, nella basilica di Santa Maria Maggiore


Claudio Libera


TRENTO. Nella solennità dell'Immacolata, domani, venerdì 8 dicembre, la Chiesa di Trento avrà il dono di un nuovo diacono. Alle 15 nella basilica cittadina di Santa Maria Maggiore, l'arcivescovo Lauro Tisi ordinerà il ventiseienne Alberto Bolognani, nativo di Vigo Cavedine, studente del Seminario diocesano, incamminato sulla strada del sacerdozio. In questi anni di formazione, Alberto ha alternato allo studio della teologia l'impegno pastorale, collaborando prima con le parrocchie di Riva del Garda e Mattarello ed ora a Cavalese.

Non solo: una parentesi importante lo ha portato negli anni scorsi a Montecassino, per vivere all'interno di una casa-famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Momento chiave nella sua vocazione, coltivata nelle amicizie e nel dialogo con la comunità, la partecipazione a un gruppo vocazionale e un'adorazione notturna vissuta in valle dei Laghi con tante domande in cerca di risposte. Risposte che, di certo, considerata la tappa che lo attende, Alberto è riuscito almeno in parte a trovare.

In una lunga intervista pubblicata sul settimanale Vita Trentina, il giovane seminarista con la passione per la cucina e per la musica di Ramazzotti si dice orientato ad “investire tanto nell’ascolto, perché quando chi ascolta riesce a mettersi nei panni dell’altro può essere tanto d’aiuto. In quell’ascolto, poi, voglio portare la testimonianza di Cristo: una testimonianza concreta, non solo attraverso la mia vita, ma anche attingendo delle esperienze di vita che ci circondano”.

Alla vigilia della sua ordinazione, Alberto Bolognani ci tiene anzitutto a pronunciare un "grazie" per il suo prozio don Silvio Benedetti, prete molto amato, scomparso nel 2021: “Se oggi dico sì alla chiamata del sacerdozio è anche grazie a lui e ancora adesso lo sento vicino, sento che mi sta accompagnando”.













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