Il ragioniere appassionato decide di fare l’edicolante 

Daniele Iannetti, 24 anni, ha scelto di gestire il tabacchino di Lung’Adige Apuleio «Mi piace scambiare chiacchiere con i clienti piuttosto che chiudermi in ufficio»


di Daniele Peretti


TRENTO. Daniele Iannetti ha ventiquattro anni e un diploma di ragioniere nel cassetto, ma preferisce alzarsi tutte le mattine alle 5 e 40 per raggiungere la sua edicola - tabacchi di Lung'Adige Apuleio per essere pronto all'apertura delle 7.

Sette giorni su sette perché ha rinunciato al turno di riposo ed è aperto tutte le domeniche mattina. Si direbbe che più che un lavoro possa essere una passione: «Mi piace stare a contatto con le persone e l'ho capito facendo il commesso. Per qualche tempo ho fatto l'impiegato, ma non era cosa per me».

Imprenditore a 24 anni è anche una scelta coraggiosa: «Sotto un certo aspetto certamente, ma l'alternativa quale sarebbe stata? Le opportunità per i giovani sono davvero poche».

Così piuttosto che un contratto a termine o la coda nelle agenzie di lavoro interinale, Daniele Iannetti in agosto ha firmato il contratto di subentro ed è diventato titolare dell'edicola - tabacchi di un intreccio di vie che fa quartiere da solo: lontano da Piedicastello e da Cristo Re, separato dalla città dal fiume Adige: «È vero siamo una realtà a se stante, peccato che non ci sia un bar, ma i servizi essenziali ci sarebbero tutti».

Che realtà ha trovato in questa zona?

«C'è molto passaggio oltre alla clientela fissa e direi che sono molti anche i giovani che sono venuti ad abitare».

Il prodotto che vende di più?

«I gratta e vinci, ma anche i giornali per i quali sarebbe importante conquistare i giovani lettori che raramente li comprano; su internet si trova tutto».

La scelta di non chiudere pur essendo da solo?

«Una necessità perché i debiti da pagare sono molti. Però è anche bello lavorare la domenica mattina quando tutti sono più tranquilli. Si chiacchiera e a me piace ascoltare i racconti degli anziani, i loro ricordi della guerra e scopro tante cose che non conoscevo».

Come mai l’orario d'apertura è dalle 7 alle 12,15 e dalle 15 alle 19, e non continuato?

«Chiudo in pausa pranzo perché da mezzogiorno alle 17 sono ore di scarso afflusso, però spesso non vado nemmeno a casa. Preferisco una passeggiata lungo l'Adige o stare in negozio a mettere in ordine. E poi sognavo di avere un tabacchino sin da piccolo e adesso che ce l'ho, me lo voglio coccolare». E' proprio vero che alle volte i sogni si realizzano.













Scuola & Ricerca

In primo piano