oggi la giornata dei poveri 

Il Punto d’incontro pensa a un dormitorio pubblico

TRENTO. Il fatto è noto. Il Comune ha tolto le tre panchine di via Travai dimora stabile di alcuni senzatetto che frequentano il Punto d’Incontro. E proprio la presidente del Punto d’incontro...



TRENTO. Il fatto è noto. Il Comune ha tolto le tre panchine di via Travai dimora stabile di alcuni senzatetto che frequentano il Punto d’Incontro. E proprio la presidente del Punto d’incontro Graziella Masserdoni interviene con una riflessione, in cui annuncia che la cooperativa sta valutando di istituire anche un dormitorio pubblico. «E' nostro dovere chiarire una situazione in cui tre panchine diventano emblema su cui schierarsi. Crediamo che la dignità, i sentimenti e l'originalità della persona abbiano il pieno diritto di esistere e questo doppiamente per chi vive situazioni di disagio evidente . E se tema di confronto deve esserci è sulle idee, possibilmente propositive e non su oggetti che catalizzano le nostre paure e di conseguenza le nostre rabbie, con schieramenti polemici poco inclini ad aiuti effettivi a loro favore».

Il Punto d'Incontro - ricorda Masserdoni - eroga servizi per i senza dimora, « avvicina le persone in difficoltà cercando insieme percorsi di crescita, talvolta impossibili spesso molto lenti. Da noi arrivano i più poveri dei poveri, idisperati, gli ultimi. Talvolta maleodoranti, sporchi e incattiviti dalla vita di strada, con grandi sofferenze alle spalle e poche prospettive di futuro. Siamo una cooperativa che offre un aiuto alla prima soglia della povertà (non solo economica), quella sulla strada e, stando con i piedi per terra, sappiamo anche che l'intervento e la collaborazione con altri servizi sociali operanti sul territorio è indispensabile. Abbiamo segnalato ai servizi competenti il disagio delle persone, il loro stato di difficoltà, dandogli nome, e non le panchine, arbitrariamente prese come oggetto di scelta. Non è nostro compito spostare o segnalare spostamenti di panchine. Noi accogliamo oggi, ogni giorno, quelle stesse persone che si sono “trasferite” in una via adiacente. Da noi trovano comunque un'accoglienza ed un piatto caldo, e anche domenica 19 novembre in adesione alla prima Giornata mondiale dei poveri saremo presenti in Via Travai per offrire i nostri servizi. Stiamo valutando e promuovendo la possibilità di un dormitorio pubblico permanente - continua la presidente del Punto d’incontro - per offrire un riparo ai portatori di disagi più gravi, per coloro che non riconoscono gli strumenti e nemmeno le regole di quella che noi chiamiamo civile convivenza. È fuorviante fissare la nostra attenzione su panchine sì, panchine no. Lo stare su una panchina in quelle condizioni è un sintomo non la malattia, non è il disagio originario, ne è la conseguenza. Operiamo affinché la panchina possa diventare solo un luogo di sosta temporanea».















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