l'Ivalsa

"Il progetto Sofie ha valorizzato il legno trentino"

Il direttore dell'Ivalsa, Centritto, illustra il progetto che è finito sotto inchiesta



TRENTO. Il direttore dell'Ivalsa-Cnr di San Michele all'Adige Mauro Centritto spiega la posizione dell'istituto in merito all'inchiesta della Procura della Cortte dei Conti sul progetto Sofie: "I pannelli utilizzati nell’ambito del Progetto Sofie non sono stati abbandonati bensì volutamente conservati in esterno, in condizioni semi-critiche, al fine di valutarne il degrado strutturale e biologico e il conseguente impatto su durabilità, proprietà meccaniche, comportamento in caso di incendio e permeabilità all’aria. Tale studio è oggetto di una proposta di ricerca, denominata “Proprietà di pannelli in X-Lam stoccati o in esercizio di servizio 2”, recentemente valutata in modo molto positivo da un comitato di valutatori esperti indipendenti. Inoltre, i pannelli sono stati utilizzati nella ricostruzione dell’intero edificio Sofie in Trento in occasione della manifestazione “Triennale del legno” e parte dei pannelli è stata utilizzata per la costruzione del prototipo Modulo Abitativo Ivalsa, come da convenzione di collaborazione con CEii Trentino. Il prototipo MAI è stato esposto con successo alla fiera Artingegna di Rovereto nel settembre 2010". 

Il direttore difende la validità scientifica del progetto: "Infine, è doveroso sottolineare che il Sistema SOFIE – di proprietà di Trentino Sviluppo e ora amministrato da ARCA, sistema di certificazione gestito dal Distretto Tecnologico Trentino – ha consentito di realizzare il più grande edificio al mondo mai testato su tavola vibrante all’epoca dei test condotti in Giappone nel 2006 e 2007. E che la ricerca scientifica relativa, valutata molto positivamente dai revisori esterni nominati dalla Provincia Autonoma di Trento, si è tradotta in un Manuale costruttivo contenente l’insieme delle indicazioni e delle prassi operative caratterizzanti. - Dai giustificativi di spesa si evince che il costo di spedizione dei pannelli in Italia è stato di 65.000 euro più tasse e commissioni, inclusi i costi di smontaggio. - Lo scopo di Sofie di valorizzare il legno del Trentino e delle sue valli è stato conseguito, raccogliendo tutto quello disponibile e della qualità necessaria per spedirlo in Germania all’azienda Merk che si è occupata della fabbricazione dei pannelli, poiché in Italia non esistevano aziende produttrici di pannelli X-lam: proprio grazie agli esiti della ricerca condotta da IVALSA e finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento, successivamente, ne sono nate diverse sul territorio provinciale. Ribadisco, a difesa della credibilità e dell’immagine dei tanti ricercatori che vi prestano servizio, che IVALSA – Istituto afferente al maggiore ente pubblico di ricerca in Italia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – opera da molti anni per la ricerca e l'innovazione nel settore foresta-legno, in sinergia con le realtà istituzionali e produttive, confermandosi un punto di riferimento a livello locale, nazionale e internazionale, grazie a progetti di eccellenza, personale qualificato e laboratori di qualità. Come sempre ha fatto, l’IVALSA continuerà a dare la massima collaborazione agli organi preposti che la richiedessero",













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