Il primario Cembrani presenta le dimissioni
Scontro fra medici. Il primario di medicina legale aveva sostenuto la necessità «di garantire a tutti le terapie intensive», senza distinzioni Il presidente del Comitato etico, Edoardo Geat, gli ha risposto che «in emergenza bisogna scegliere chi curare». Ed è partita la lettera
L’intervento di Geat ha provocato una reazione immediata del dottor Cembrani che già ieri ha inviato una lettera di dimissioni al direttore dell’Azienda sanitaria Paolo Bordon. Cembrani, a quanto si capisce, ritiene che se verranno raccolte le linee predisposte dal Comitato etico si rischierà di arrivare alla rottura del rapporto fiduciario fra medico e paziente, che è fondato sull’universalismo, ossia sulla certezza per il paziente che nei suoi confronti si farà sempre il possibile per curarlo e per salvarlo. E la rottura di questo rapporto per un’emergenza non si sa dove possa portare, faceva intuire la posizione di Cembrani; mentre la decisione in momenti difficili come questo dovrebbe essere guidata dalla verifica clinica caso per caso da parte del medico di fronte al letto del paziente. Caso per caso, non in base a un criterio cinico che esclude qualcuno in partenza. Certo, siamo in emergenza, ma non è il caso che in Azienda sanitaria si arrivi a spaccature: proprio perché è un’emergenza.