Al teatro Sociale 

Il premio Pezcoller ad Alberto Mantovani  fra gli applausi di tutti

Trento. Il Teatro Sociale ha accolto ieri mattina con molta solennità e una nutrita partecipazione di autorità e pubblico scelto, la premiazione del 22esimo vincitore del Premio Pezcoller Aacr 2019....



Trento. Il Teatro Sociale ha accolto ieri mattina con molta solennità e una nutrita partecipazione di autorità e pubblico scelto, la premiazione del 22esimo vincitore del Premio Pezcoller Aacr 2019.

Alberto Mantovani immunologo tra i più importanti al mondo ha ricevuto gli elogi e le congratulazioni di tutti i relatori dal presidente della Fondazione Pezcoller, Enzo Galligioni, alla past-presidente Elisaberh Jafee a Margaret Foti Ceo di AACR, dal vescovo di Trento Lauro Tisi, alla vice sindaco Maria Chiara Franzoia, da Paolo Collini, rettore dell’Università a Stefania Segnana assessore provinciale alla Sanità, da Mauro Bondi della Fondazione Caritro a Gios Bernardi, past president della Fondazione Pezcoller.

Gios Bernardi, che è stato uno degli artefici principali del successo della Fondazione Pezcoller, dall’alto della sua saggezza ha presentato Alberto Mantovani sotto l’aspetto umano, rivelando i suoi interessi culturali, sociali e artistici che sono fondamentali per capire la sua personale ricchezza. «La vita di Mantovani dalla nascita, alla giovinezza dove ha giocato al calcio appassionatamente, all’Università, salvo un periodo di esperienze all’estero, al lavoro prima all’Istituto Negri e poi all’Humanitas, si è sempre svolta a Milano dove tuttora vive con la famiglia dedicandosi anche al locale volontariato associativo». Ha sottolineato le intuizioni, il rispetto verso i collaboratori, il senso di responsabilità sociale, l’interesse per tutto ciò che è cultura, in particolare per la pittura che utilizza per spiegare come gli anticorpi operano nel nostro corpo. Bernardi ha citato un libro che Mantovani ha pubblicato nel 2016 dal titolo veramente suggestivo: “Non aver paura di sognare”, che incoraggia giovani studenti, medici e ricercatori nel difficile ed esaltante percorso dell’apprendimento scientifico e leggendolo, soggiunge, si percepisce la eccezionale personalità dell’autore

Tutti hanno parlato di Mantovani, primo ricercatore italiano, che ha sempre lavorato in Italia - scelto dal Comitato internazionale del prestigioso Premio Pezcoller e riconosciuto come uno dei più seri e quotati premi nella ricerca oncologica mondiale – riconoscendo lo scienziato impegnato e tenace che ha creduto nella sua intuizione ancora negli anni ‘70 sul ruolo dell’immunologia nella nascita del cancro, quando ancora tutto il mondo scientifico seguiva altre rotte. Ognuno ha saputo riconoscere il contributo al progresso delle conoscenze nel settore immunologico auspicando che i suoi studi, considerati la nuova frontiera, seguiti e partecipati da un bellissimo gruppo di giovani scienziati e da tecnici di alta qualità, possano trovare una soluzione per sconfiggere il cancro. G.S.













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