Degrado

Il parroco di San Lorenzo: «Noi, in trincea tra siringhe e balordi»

Parla padre Mauro Marasca, rettore della Basilica: «Dopo la denuncia di un anno fa non è cambiato nulla»


di Daniele Peretti


TRENTO. Basilica di San Lorenzo: un monumento storico della città in ostaggio di un gruppo - molti dei quali minorenni - di tossicodipendenti che oltre a drogarsi, minacciano i frati ed hanno trasformato il giardino della chiesa in un bivacco.

A denunciare la situazione è il rettore, padre Mauro Marasca, che non ha timore ad ammettere di aver paura: "Vengono a chiedere soldi con la scuse più strampalate e noi rifiutiamo a priori. A quel punto sono minacce ed intimidazioni, spesso chiamiamo la Polizia, ma abbiamo paura. Un anno fa denunciai, sempre tramite il quotidiano Trentino, la situazione e da allora poco è cambiato. I tossici arrivano a tutte le ore, si fanno senza rispetto alcuno dei fedeli e dei turisti che visitano la Basilica e poi di notte bivaccano, si ubriacano ed alla mattina ci tocca pulire: raccogliamo di tutto.

La proprietà è del Comune, in che rapporti siete?

Buoni per tutto, esclusa la sicurezza per la quale non c'è nessuna sensibilità. Dopo l'articolo dell'anno scorso è stata messa una stanga per evitare il parcheggio selvaggio, poi per un certo periodo di tempo la pattuglia dei vigili arrivava tre volte al giorno, adesso non più.

Serviva?

Solo come deterrente. I vigili arrivavano, si fermavano per aprire la stanga e i tossici avevano tutto il tempo per scappare. Però almeno venivano disturbati.

Oltre al consumo c'è anche spaccio?

Per un certo periodo di tempo abbiamo visto un strano via vai di nordafricani non tossicodipendenti. Abbiamo informato la Polizia che è intervenuta. Adesso ci sono dei nascondigli perché vediamo i tossici andare a cercare tra i fiori e qualche fessura dei muri.

Prostituzione?

Evidente no, però c'è un gruppo di ragazzi e ragazze per i quali non metterei la mano sul fuoco.

Ci racconta un episodio nel quale ha avuto paura?

Martedì scorso. Saranno state le 4 del pomeriggio ed ero solo in chiesa. Entra un ragazzo di corsa che punta alla cassetta dell'elemosina, intervengo urlando e lui nello scappare perde una scarpa. Ho chiuso la chiesa, ma lui faceva di tutto per entrare e recuperarla. Mi ha minacciato e offeso fino a quando non è arrivata la Polizia. Vede non ho tanto paura per me, quanto per il frate che mi da una mano che è anziano e per i due volontari.

La richiesta più originale per avere dei soldi?

L'unica volta che mi hanno fregato. Bussa un ragazzo che mi dice che è morta sua sorella e che deve andare a Milano. Non so perché, ma ci ho creduto e l'ho accompagnato alla biglietteria della stazione. Sarà stato un caso o forse no, ma in quel momento c'era solo una Freccia Rossa a 80 euro. Gli ho preso il biglietto e poi me ne sono andato per venire a sapere che ha aspettato la partenza del treno per chiedere il rimborso.

Insomma vivete in trincea...

Purtroppo, ma non solo noi. Mi dice di chi sarebbe la responsabilità nel caso in cui uno dei tanti bambini che si fermano a giocare nel giardino,si dovesse bucare con una siringa? Tutte le mattine prima dell'apertura della Basilica siamo costretti a fare le pulizie e raccogliamo di tutto. Usiamo i guanti, acqua e varechina comunque con tutta quella schifezza ci veniamo a contatto.

Come si potrebbe risolvere il problema ?

Alzando il livello di sicurezza in città. Siamo comunque tra due stazioni nelle quali succede di tutto e resteremmo una situazione a rischio che potrebbe migliorare con una presenza frequente delle Forze dell'Ordine.













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