Il nuovo lavoro ai tempi dell’etilometro

Giudicarie, in discoteca con taxi e pulmino: in crescita le ditte di trasporti da prenotare per il ritorno senza problemi


di Ettore Zini


GIUDICARIE. Sia in val del Chiese che nella Busa di Tione, dove la polizia locale delle Giudicarie, in fatto di multe per eccesso di alcol, è una delle più assidue del Trentino, questo tipo di attività serve. Eccome! Vigili urbani e carabinieri non scherzano e, quando meno te lo aspetti, eccoli, con l’etilometro in mano. Aspettano chi esce da pub e discoteche. E, per chi ha bevuto un goccio di troppo, sono dolori. C’è chi s’è beccato più di seimila euro di multa. Chi s’è visto sequestrare l’automobile. E, addio patente e punti connessi. Un’ecatombe.

Controlli che hanno indotto la gioventù, se non ad abbassare il gomito, a ragionare come i popoli nordici. Da anni, abituati a stare alla larga dal posto di guida, quando si è alticci. Quindi, se sbirci negli smartphone o nei cellulari di tantissimi giovani, scopri che una delle voci in rubrica è “taxi”. O Ncc: noleggio con conducente. Numeri di cui non puoi fare a meno. Quando decidono di andare a divertirsi, basta una telefonata. In Giudicarie ormai è prassi. E non c’è da meravigliarsi se uno dei nuovi mestieri è il tassista “ai tempi dell’alcoltest”. Lavoro inesistente, quando l’etilometro era sconosciuto. La maggior parte ha solo integrato i servizi di un’attività già esistente. Ma, c’è anche chi ha improntato il lavoro quasi esclusivamente sugli spostamenti della gioventù. “Pronto, siamo un gruppo di ragazze di Roncone. Quanto costa portarci al Dylan’s di Darzo ?”. “Pronto, siamo in otto. Siete liberi per andata e ritorno, all’Absolute di Zuclo”. Le richieste si intrecciano, da un capo all’altro della valle: di quei pullmini o transfer (ma anche grossi autobus da 50 posti) - in valle - ne vedi più d’uno. Fanno la spola da Storo, alla “Zangola” o al “Piano 54” di Madonna di Campiglio. Da Pinzolo, ai pub e alle discoteche “in” di Brescia, come il “Circus”. O il “Femme” di Salò. A bordo ci sono giovani e giovanissimi che, alla faccia dei chiari di luna dell’economia (e di chi li aspetta al varco con il “birrometro”), possono eccedere con l’alcol, senza danni a patenti e portafoglio. Quanti sono i “tassinari” saliti sul carro della new age notturna della zona? L’inventario non è facile. Ai “vecchi” se ne sono aggiunti di nuovi. Molti, di giorno, fanno servizio di scuolabus, basta scorrere l’elenco telefonico. HF Viaggi di Bersone, Ventura di Tione, Maestri di Pieve di Bono, Eridio Viaggi di Storo, Fruner di Fiavè, Ingo Viaggi Pinzolo, Grassi di Lodrone, e altri ancora. «Con i controlli dell’alcoltest e le nuove abitudini dei giovani – dice Mario Bertolini di Idea Guida di Tione - abbiamo più che triplicato il lavoro. Dai servizi diurni cui eravamo abituati, ci siamo convertiti alla nuova moda». «I costi? Con una decina di euro ciascuno garantiamo andata e ritorno. Dipende dal tragitto. Il lavoro è impegnativo. Ma, non si corre il rischio di rimanere disoccupati».

«Quando abbiamo a che fare con minori, sono gli stessi genitori che prenotano». E’ sabato sera. Ore 20, in una delle piazze della valle. Un gruppo di ragazze salgono su un minivan. Look da “disco”: tirate Jena, come si dice in gergo. Scarpe da tennis, e tacco dodici in borsetta, per essere più comode. Lo tireranno fuori in pista. Destinazione: Rovato, in provincia di Brescia, al “QI Clubbing”. I genitori assistono straniti. Ai loro tempi non funzionava così. Ma, almeno sono tranquilli.













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