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Il nuovo «Albert» ora sforna Regine tra pezzi di design

Aperto il locale del pizzaiolo emergente del Gambero 2017 Scelte innovative, e anche qualche curiosità, in via Verdi



TRENTO. Operativa da ieri la nuova da Albert, il locale di Alberto Pagliani, votato come miglior pizzaiolo emergente italiano per il 2017 dalla guida del Gambero Rosso. Già, un’apertura senza nessun suono di grancassa, scoperta dagli aficionados della Regina soltanto perchè il locale storico di via Bomporto aveva le serrande abbassate.

E infatti da ieri la saracinesca si è sollevata sulla nuova da Albert, in via Verdi, all’angolo con via Tomaso Gar: una pizzeria 2.0, gestita dai computer ma mandata avanti dalla fantasia e dalla tenacia del giovane Alberto.

Il locale ha riservato grande spazio alla zona di preparazione dell’impasto e all’area per la pasticceria, offrendo comunque un terzo abbondante di coperti in più, circa 65 rispetto ai 40 precedenti.

Tutto la nuova pizzeria ha delle scelte all’insegna del design e dei particolari che lo collocano tra le location più attente ai particolari: belli i tavoli in castagno massiccio con posateria griffata come quella che appare sulle tavole dei ristoranti stellati.

A completare la “mise en place” un originale porta posate, sempre in legno pregiato, sagomato con la forma della forchetta e del cucchiaio. Belle anche le nuove sedute, assieme al particolare del bicchiere con il nome dell’artigiano pizzaiolo serigrafato.

All’ingresso un tavolo grande, di cristallo e tappi di bottiglia, è fatto per accogliere i viandanti golosi che si trovassero nelle condizioni di dover aspettare il proprio posto a sedere.

La carta delle pizze, per ora, è quello che ha segnalato il nostro anche fuori dai confini trentini con la Regina (bufala e pomodori datterino a crudo, con olio Evo) a tirare le fila del piacere mangereccio. Appena pochi mesi fa Alberto era stato incoronato come "miglior emergente d'Italia" proprio a Napoli, dove la pizza è una sorta di religione. Una vera e propria investitura per un'azienda locale che in pochi anni ha bruciato le tappe nell'affollatissimo settore della ristorazione. Ritagliandosi una nicchia di culto nel preparare una pizza che non è napoletana, non è gourmet ma è alla Albert. Non è figlio d'arte. Ma una volta appassionatosi alla pizza, 8 anni fa, quel disco di pasta profumato di pomodoro è diventato il primo ed ultimo pensiero della sua giornata. Già perché Alberto ogni mattina parte all'alba da casa sua per andare al mercato ortofrutticolo di Verona. Dopo tanti sacrifici, e con l’aiuto dei genitori, Alberto da ieri ha un locale tutto suo. E ad essere felici sono anche gli avventori che nel precedente locale stavano in fila con il numeretto, come al supermercato.(g.t.)













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